Se l’aborto fa accendere la spia…
AVEZZANO – Al primo aborto spontaneo, che in Italia riguarda 20 donne su 100, si accende la prima spia, non necessariamente rossa, ma se ne segue un secondo devono scattare controlli e accertamenti, ematochimici e strumentali, per indagare cause ed eventualmente trovare soluzioni. Avezzano, da ieri, tra ieri o oggi, ha assunto le sembianze di prestigioso ‘set’ dove si sono avvicendati esperti di profilo nazionale e internazionale di ginecologia e ostetricia, tra cui Giovanna Scambia del Gemelli di Roma. Un palcoscenico affollato, in due giornate, da 250 specialisti provenienti da varie regioni italiane. La presenza ad Avezzano del gotha della disciplina si deve al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Avezzano, diretto da Giuseppe Ruggeri, promotore del quinto congresso nazionale della Fiog (federazione italiana ostetricia e ginecologia) dal titolo: “Nuove strategie diagnostiche e terapeutiche in ginecologia e ostetricia”. Il convegno, apertosi ieri, si conclude oggi pomeriggio. Alla giornata di apertura di ieri, giovedì 26 maggio, sono intervenuti il Manager della Asl 1, Rinaldo Tordera, e il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio. All’ospedale di Avezzano l’incidenza del primo aborto riproduce il dato nazionale: 240 gestanti l’anno su 1200. “Il primo aborto”, dichiara Ruggeri”, non indica necessariamente la presenza di patologie nell’uomo o nella donna ma se ne segue un secondo allora occorre fare investigazioni cliniche e strumentali per individuare le cause e intervenire. Il rischio di avere aborti spontanei aumenta con l’età e oggi è molto più alto rispetto al passato. La soglia anagrafica media in cui le donne, per motivi economici, sociali e culturali, decidono oggi di avere la prima gravidanza , negli ultimi 4 decenni si è spostata in avanti di 7 anni, dai 26 degli anni settanta ai 33 di oggi. Quindi attualmente i rischi sono notevolmente cresciuti”. L’argomento è stato al centro della giornata odierna alla presenza, tra gli altri, di Donatella Caserta, del S. Andrea di Roma, Enrico Vizza del Regina Elena della capitale, del prof. Gaspare Carta, presidente nazionale dell’Aiug (associazione italiana urologia ginecologica). Questa mattina, durante i lavori, gli organizzatori del congresso hanno donato, alla presenza del presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, un defibrillatore al Comune di Avezzano che sarà ubicato nello stesso parco dell’Arssa. Il direttore generale della Asl, Tordera, nel suo intervento di ieri, ha toccato uno dei passaggi chiave della riforma regionale della sanità . “Il riassetto della rete di emergenza-urgenza”, ha dichiarato Tordera, “è uno degli aspetti cruciali, soprattutto in una Asl come la nostra che abbraccia l’intera provincia di L’Aquila e che, soprattutto d’inverno, per motivi di orografia e di difficili collegamenti tra le diverse aree, presenta difficoltà notevoli di intervento. L’obiettivo è garantire a tutta la popolazione una risposta uniforme in termini di efficacia ed efficienza”. Il sindaco Di Pangrazio ha rimarcato le eccellenze di cui è dotato l’ospedale di Avezzano. “Una struttura essenziale e di qualità per un territorio vasto come quello della Marsica e che si avvale di ottime professionalità. Una proficua collaborazione, tra addetti ai lavori e amministratori, consentirà al presidio di Avezzano di conservare il suo importante ruolo per il nostro comprensorio”
Non c'è ancora nessun commento.