Sisma L’Aquila: restauro e consoliamento all’”Officina”
L’Aquila – La terza giornata e conclusiva di “Officina L’Aquila – incontri internazionali di restauro e riqualificazione”, evoluzione di quel che e’ stato il “Salone della Ricostruzione” e’ stata la piu’ densa della tre giorni di appuntamenti e anche quella con il piu’ alto numero di partecipanti. Il tema affrontato e’ quello che piu’ proietta L’Aquila al di fuori dei suoi confini territoriali e nazionali: “Restauro e consolidamento. L’Aquila modello per il mondo”. L’auditorium del parco del castello vivacizzato anche dalla presenza di 100 studenti della facolta’ di Architettura dell’universita’ d’Annunzio di Pescara, (oltre decine di professionisti dall’Abruzzo e anche dalla provincia di Foggia), che dal mattino hanno ascoltato gli interventi degli esperti di restauro, docenti e ricercatori universitari italiani e internazionali che si sono alternati sul palco. Una lezione particolare, che li ha portati fuori dall’aula per conoscere personalita’ come il docente Giovanni Carbonara dell’universita’ La Sapienza di Roma (e responsabile scientifico degli “Incontri Internazionali” di “Officina L’Aquila”). Dopo i saluti affidati ai presidenti degli ordini professionali dell’Aquila e dal presidente di Ance Teramo Vittorio Beccaceci, si e’ entrati nel vivo del dibattito. La relazione introduttiva e’ stata affidata alla soprintendente unica per L’Aquila e il cratere, Alessandra Vittorini, che ha concentrato l’attenzione non tanto sui dati, quanto sul fatto che “il recupero del patrimonio artistico e architettonico necessita di tempi lenti per approfondire la ricerca storica e archeologica: un lavoro che, quasi sempre, avviene sul campo. Recupero che a volte non coincide con i tempi della pubblica amministrazione e della burocrazia”. La soprintendente ha inoltre ricordato i numeri e la distribuzione del patrimonio culturale aggiornati a maggio che fotografano una realta’ cosi’ composta: 738 edifici e complessi monumentali dichiarati di interesse culturale (in prevalenza privati), 502 nel Comune dell’Aquila (di cui 318 nel centro storico e 184 nelle frazioni), 235 nei Comuni del cratere sismico. A questi va aggiunto il notevole patrimonio culturale pubblico. Centrale e’ stato il confronto tra esperienze di restauro e consolidamento adottate nei cantieri dell’Aquila e del suo cratere sismico.
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