Balneabile, non balneabile…
ANCHE OGGI CONSUETA RAZIONE SUL TEMA BALNEAZIONE; RISPOSTE E CONTRORISPOSTE; ORMAI APPARE COME UNA ANESTESIA PER I CITTADINI
(di Stefano Leone)
Pescara – Poteva mancare anche oggi la consueta razione giornaliera della telenovela “Balneabile, non balneabile”? Assolutamente no, anzi oggi doppia razione. Da una parte e dall’altra. Ed ecco, che dopo la nota di ieri, 22 maggio 2016, che abbiamo riportato in altro articolo, dell’assessore con delega al Demanio Marittimo, Enzo Del Vecchio, non si è fatta attendere la risposta oggi, 23 maggio 2016, del Capogruppo di FI in Regione, Lorenzo Sospiri. Ma oggi dicevamo doppia razione, perché alla risposta del centro destra, c’è la controrisposta del Governo cittadino. Oggi, a dar man forte al suo vice, ha parlato anche il Sindaco Alessandrini. Se riuscirete a rimanere ancora lucidi, dopo la maratona di lettura integrale delle note ufficiali, oltre essere di grande tempra, potrete fare da soli le vostre deduzioni.
“Il Presidente D’Alfonso potrà aver fatto strappare tutti i cartelli che vuole, ma nulla cambia il fatto che oggi siamo a ‘+18 giorni’ dalla mancata approvazione del Piano regolatore portuale e dall’apertura della diga foranea, ‘+18 giorni’ che si aggiungono ai +24 mesi di false promesse, di bugie vere e proprie e di asinerie. La stagione balneare 2016 a Pescara si è già aperta con una raffica di divieti di balneazione su tre quarti del litorale e, checché il vicesindaco Del Vecchio cerchi auto-giustificazioni risibili, la colpa è esclusivamente di una classe politica dirigente Pd che in due anni non è stata capace di fare l’unica opera utile: dare a Pescara un nuovo Piano regolatore portuale e sfondare la diga foranea. E questo non è accaduto perché né il sindaco Alessandrini né il Governatore D’Alfonso sono stati capaci di consegnare i documenti richiesti al Consiglio Superiore dei lavori pubblici”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri replicando alle affermazioni del vicesindaco Del Vecchio. “Come ampiamente previsto, Ministero e Sovrintendenza hanno sbugiardato per l’ennesima volta due amministrazioni Pd, quella comunale e quella regionale, che avevano tentato di confondere le acque e allontanare lo spettro di una stagione estiva con mille divieti di balneazione, lanciando il progetto di una fantomatica barriera galleggiante in mare, capace, a dir loro, di fermare l’inquinamento – ha ricordato il capogruppo Sospiri -, un progetto dal costo di ben 400mila euro e che avrebbe comunque miseramente fallito la sua mission. Dopo interviste, conferenze stampa, presentazioni in pompa magna, oggi fa sorridere vedere un imbarazzatissimo vicesindaco-tuttologo Del Vecchio che tenta maldestramente di scrollarsi di dosso l’ennesimo fallimento della propria consiliatura, che invece gli resta ben appiccicato. La stagione turistico-balneare di Pescara del 2016 si è aperta con il divieto di fare il bagno in mare, e ci addolora pensare alla disperazione di centinaia di balneatori, che stanno già oggi vedendo crollare prenotazioni di palme, ombrelloni e presenze. Ci addolora perché questo tracollo si ripercuoterà su tutta l’economia cittadina, sull’intero comparto e il relativo indotto, e non saranno due concertini a risollevare le sorti della città. Questa volta però i colpevoli hanno un nome e un cognome, e sono gli esponenti del Pd che amministrano dal 2014 la città, la provincia e la regione. Da due anni continuano a distribuire incarichi, redigere studi, fare riunioni, fare passerelle politiche, e dopo due anni non sono stati capaci di portare a casa l’unico risultato realmente utile a garantire un litorale balneabile per il capoluogo adriatico: ossia l’approvazione del Piano regolatore portuale da parte del Consiglio superiore ai Lavori pubblici che avrebbe consentito l’apertura della diga foranea. E non ne sono stati capaci nonostante i suggerimenti del Consiglio stesso, nonostante due studi idraulici affidati a professionisti esterni, il primo costato ai pescaresi 23mila euro; il secondo costato 45mila euro e ancora in corso d’opera, visto che la società che si è aggiudicata la redazione dell’elaborato ha 60 giorni di tempo per terminare il lavoro, e dunque non lo riconsegnerà al Comune prima di fine luglio-agosto. In compenso il Governatore D’Alfonso si diverte a fare false promesse: la scorsa settimana, durante la presentazione del Master Plan, ha annunciato che ‘entro poche ore approveremo il Piano regolatore portuale’, peccato che senza l’ultimo studio ciò non sarà possibile, e nel frattempo ha anche fatto aggiudicare l’appalto per l’apertura della diga, andato alla Ador.Mare di Palermo, generando un paradosso, ossia abbiamo la ditta ma non abbiamo il cantiere da consegnare. E anche questa situazione ci preoccupa sotto il profilo contabile e amministrativo, perché a oggi la stazione appaltante, il Genio Opere marittime, è materialmente esposta a una richiesta di risarcimento del danno da parte dell’impresa stessa, e parliamo sempre di soldi pubblici. Il 6 maggio scorso, proprio per essere da pungolo a due amministrazioni inerti, avevamo esposto in piazza Unione, sulla facciata del Palazzo regionale, un calendario con dei cartelli, aggiornati quotidianamente, per contare quanti giorni ancora dovranno passare prima dell’apertura della diga foranea. Cartelli che hanno infastidito il governatore, il quale ne ha ordinato la rimozione: inutile, questo non cancella i ‘+18 giorni’ già trascorsi dal 6 maggio scorso. La diga resta un muro insormontabile, il Piano regolatore portuale non è stato approvato e – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – la stagione balneare di Pescara è stata ormai massacrata. Il vicesindaco Del Vecchio, che oggi governa la città, non ha ancora capito che il suo ruolo non è quello di denunciare, ma quello di trovare soluzioni, e lui non ne è capace, come il sindaco Alessandrini e come il Governatore D’Alfonso”.
Balneazione, migliora anche via Galilei. Il sindaco e Del Vecchio: “L’effetto delle azioni si sente. Aspettiamo ulteriori risultati per mercoledì e poi chiederemo alla Regione di restringere i divieti”
Sono positivi i risultati dei prelievi suppletivi effettuati dall’Arta sabato scorso sulle acque dei punti di campionamento di Fosso Vallelunga e via Galilei, dove in precedenza i valori non erano conformi alla balneazione. Come da prassi, nei due punti citati i campionamenti sono stati ripetuti anche oggi e i risultati saranno resi noti fra due giorni. Se i valori saranno positivi l’Amministrazione invierà alla Regione la richiesta di riaprire alla balneazione i relativi tratti di costa, in questo modo restringendo gli attuali divieti al solo tratto di via Balilla.
“I dati positivi sulla balneabilità delle acque ci danno ragione sulle azioni svolte per risanare il fiume e il mare della città – dice il sindaco Marco Alessandrini – Oggi incassiamo due risultati conformi alla balneazione su via Galilei e Fosso Vallelunga, dopo aver passato mesi a caccia di scarichi abusivi e promosso azioni di risanamento in cordata con tutti gli enti del territorio. E’ di mercoledì scorso l’attivazione del DK15 sulla golena nord, entro giugno il sistema sarà attivo anche nella golena sud. Non sono dati “casuali”, c’è tanto e concreto lavoro dietro.
Nell’ultimo anno, voglio ribadirlo, sono state scoperte e rimosse tante criticità: 1) la condotta acque bianche che si immette nel fiume Pescara all’altezza del Ponte Nuovo risultava portatrice di una carica di escherichia coli pari a 7.700.000 unità; 2) la condotta acque bianche che si immette nel fiume Pescara all’altezza di Via Le Mainarde risultava portatrice di una carica di escherichia coli pari a 10.000.000 unità; 3) la condotta acque bianche che si immette nel fiume Pescara all’altezza del Ponte della Libertà risultava portatrice di una carica di escherichia coli pari a 60.000 unità; 4) la condotta acque bianche che si immette nel Fosso Vallelunga risultava portatrice di una carica di escherichia coli che in talune circostanze risulta essere pari a 18.000.000 unità; 5) la Capitaneria di Porto ed il Corpo Forestale dello Stato, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno sequestrato e diffidato alla riattivazione conforme alla legge i depuratori di Manoppello, Lettomanoppello, Cepagatti e Rosciano. E’ solo grazie a tutto questo lavoro che, nel caso i valori saranno confermati come crediamo, potremo chiedere alla Regione di revocare i divieti di balneazione relativi. Ad oggi l’acqua di fatto è balneabile nella quasi totalità del litorale, eccetto via Balilla, speriamo ancora per poco”.
“Le analisi suppletive svolte dall’Arta il 21 maggio sui punti di campionamento di via Galilei e Fosso Vallelunga hanno dato esito di conformità ai valori di legge e dunque alla balneazione – spiega il vice sindaco e assessore al demanio Enzo Del Vecchio – Si tratta di un dato estremamente positivo, perché mette in luce l’azione di risanamento fin qui condotta dal Comune di Pescara e non solo rispetto agli elementi inquinanti che nel recente passato hanno registrato valori fuori controllo per la qualità delle acque. Esaminando i due campionamenti si può affermare che per quanto riguarda Fosso Vallelunga il dato negativo era legato ad uno sversamento di acque reflue nella condotta delle acque bianche. Tale sversamento, peraltro rilevato dal personale della struttura comunale che per tutto l’inverno ha controllato scarichi e rive fluviali, è stato posto all’attenzione dell’ACA che è intervenuta prontamente per eliminare il problema. Da qui il conseguente esito di conformità alla balneazione che restituisce a quell’ambito i valori attesi. Per via Galilei è evidente che i diversi interventi svolti sulle condotte di acque bianche con carica batterica irregolare e l’attivazione del DK15 lato nord fiume Pescara stanno avendo come effetto il rientro dei valori nella norma. La sinergia del lavoro posto in campo assicura il miglioramento, ma evidenzia anche la necessità di svolgere tutti gli interventi che serviranno perché il fiume recuperi salute e le condizioni ambientali positive si ripercuotano anche sulla balneabilità del mare. Allo stato attuale, pertanto, possiamo dire che l’acqua è balneabile nella quasi totalità del litorale e per i punti di campionamento via Muzii, via Galilei e Fosso Vallelunga, si è nelle condizioni di attivare le procedure di revoca del divieto di balneazione, ma considerato che in data odierna l’Arta ha provveduto a ripetere i campionamenti di questi punti, si ritiene opportuno attendere ulteriori 48 ore per inoltrare la comunicazione alla Regione”.
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