Archistar? Torniamo al geometra


(di Stefano Leone)

Pescara – Gradirei la si piantasse con questa mania delle archistar. Già il nome, alla mia età, mi smuove la bile. Per carità, non mi permetto di giudicare nel merito tecniche e operatività ma, di esprimere una mia personale opinione si. Dico che non sempre le genialità (!!!) innovative di questi cultori del futurismo a tutti i costi, coincidono con i desideri dei cittadini-abitanti. Le loro ardite idee futuristiche si contrappongono alla logica statica di un passato che, secondo loro, ha ormai stancato. Tempo fa, un amico, dovendo affrontare la ristrutturazione di una villetta avuta in eredità, chiese ad uno di questi guru, al quale fu presentato a Roma, quale fosse una possibile soluzione. La risposta fu telegrafica: “Mi deve dire come la vuole perchè se gliela disegnassi come piace a me, probabilmente lei non l’abiterebbe mai”. Ecco, loro fanno i restyling “come piace a loro” e non come il luogo, le tradizioni di esso, le caratteristiche e, non ultimo, il desiderio del cittadino-abitante, detterebbero. E allora, dato che il futuro sarà quello dove le nuove generazioni passeranno la loro vita, facciamo decidere a loro come vogliono che sia.


23 Maggio 2016

Categoria : Rubrica
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