Politica isterica e farneticante


Il Comune dell’Aquila rischia bancarotta e scioglimento, dimissioni in massa, sfacelo e altre disgrazie. La gente (quella poca che ancora segue la politica)cerca di capire. Per il bilancio servono 24 milioni. Poi diventano 18 milioni. Il governo ne promette alla fine 16.
Speriamo che arrivino, perché in Italia una promessa è qualcosa di fumoso, sospetto, incerto.
Come mai da 24 si scende a 16? Pare un mercato di granaglie la domenica a Parma. Solo che lì basta una stretta di mano, ed à fatta.
Facciamo a capirci. Questi soldi sono dovuti, previsti, oppure è una regalìa? E’ una genersa elargizione, o un gruzzolo dovuto? Possibile che si debba vivere in un clima di isterìa febbricitante, dal sisma ad oggi sempre più forsennata? Possibile che serva sempre un salvatore della patria? No, in questo modo non si va avanti. Di elemosina in elemosina si vive come nei Miserabili, ma quello è un gran romanzo, qui invece è solo un’operetta crepuscolare e stinta, spesso anche sguaiata. Basta, facciamola finita.
Se dobbiamo essere trattati come escort, che almeno arrivino escort di lusso, belle come nei saloon del vecchio West. Scollature profonde e reggicalze con la rosa.



20 Maggio 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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