Comune: meno entrate e più spese sisma
L’Aquila – “E’ ormai da tempo che si registrano interventi da parte di esponenti politici a vario livello in merito alla vicenda inerente al riconoscimento, da parte delle competenti Autorita’ Governative, del trasferimento straordinario a fronte delle minori entrate e delle maggiori spese connesse al sisma, erogato a detto titolo al Comune dell’Aquila sin dall’esercizio 2010″.
Inizia cosi’ una nota dell’assessore al Bilancio del Comune Giovanni Cocciante. “Ai fini della puntuale, inequivocabile determinazione di dette minori entrate e maggiori spese – spiega l’assessore – si e’ provveduto a quantificare, estrapolandone i valori dalla contabilita’ dell’Ente, la differenza esistente tra gli stanziamenti di Bilancio per l’annualita’ 2008, e dunque l’ultima pre-sisma, e le corrispondenti previsioni per l’esercizio 2016, con cio’ determinandosi inconfutabilmente l’importo complessivo di 26 milioni di euro, rappresentante il costo che l’Ente deve a tutt’oggi sostenere per fronteggiare la persistente emergenza sisma, e ricomprendente sia le minori entrate, dovute principalmente alla inagibilita’ degli immobili non ancora ripristinati e come tali non assoggettabili ad imposizione tributaria comunale, che le maggiori spese, connesse alla difficile gestione di tale situazione emergenziale. Alla luce di quanto precede – prosegue Cocciante – l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Citta’ dell’Aquila (USRA), incaricato dal Governo di istruire l’iter amministrativo per la quantificazione del contributo statale da riconoscere all’Ente Locale per l’anno in corso, ne ha fissato l’importo in circa 18,9 milioni di euro, con cio’ significando che la copertura della differenza rispetto ai 26 milioni di euro comunicati dall’Ente dovra’ essere garantita con fondi di Bilancio. Risulta di tutta evidenza – osserva l’amministratore – che, ove dovesse persistere il mancato riconoscimento del trasferimento straordinario in questione, avvenuto negli anni passati gia’ in sede di Legge di Stabilita’ e dunque entro il 31 dicembre dell’anno precedente, l’Amministrazione comunale, che ha comunque provveduto a proporre un Bilancio di previsione non ricomprendente alcun trasferimento erariale straordinario e volto ad assicurare la copertura delle sole spese obbligatorie e dei servizi essenziali, sara’ costretta suo malgrado ad adottare, nel termine di legge del 31 luglio prossimo, le determinazioni in merito ad un eventuale, ulteriore incremento delle entrate tributarie. Pertanto, nel sottolineare ancora che le verifiche eseguite dall’ USRA riguardano esclusivamente la quantificazione del trasferimento straordinario da riconoscere al Comune dell’Aquila per la gestione della persistente emergenza (e quindi la quota dei maggiori oneri legati al sisma che lo Stato intende porre a proprio carico per il corrente esercizio), corre l’obbligo di evidenziare che la persistenza del mancato riconoscimento di detto trasferimento – commenta infine Cocciante – significherebbe di fatto asserire che per le Autorita’ Governative l’emergenza legata sisma in capo al Comune dell’Aquila risulta risolta e che la ricostruzione della Citta’ definitivamente conclusa”.
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