“Ecco i soldi, però vi tengo d’occhio…”
Sentirsi dire da un ragazzo (importante e bravo, ma sempre ragazzo) come Renzi “vi porto i soldi, ma attenti, vi tengo d’occhio”, non deve offendere nessuno.
E’ solo ciò che meritiamo.
Il premier ragazzino ha saputo, infatti, che qui abbiamo strade incomplete da 40 anni, ospedali costruiti in 30 anni e nati già vercchi, faraoniche incompiute tipo metro a L’Aquila, o area di risulta a Pescara; e poi un porto canale insabbiato da sei anni, un tunnel pedonale non finito a Chieti da tre anni, e ancora a L’Aquila opere del post sisma neppure avviate da anni (masterplan piazza d’Armi, svincolo Amiternum… e ci fermiamo per carità di patria).
Appreso che siamo spreconi, lenti, arruffoni, fanfaroni, e spesso anche un po’ furbetti e indagati, Renzi ha messo le mani avanti: ecco i soldi, ma attenti. L’Italia deve cambiare, l’Abruzzo pure. Grazie Renzi, non dei soldi, ma della lezione.
Solo un dubbio ci morde: possiamo crederle?
Vogliamo, ma lo faremo più volentieri quando metterà in atto le sue promesse, e in discarica il primo cialtrone del masterplan da 1,5 miliardi.
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