Servizio igiene urbana alla Ecolan s.p.a
Ortona – (F.C.). Dopo aver esaminato la proposta tecnico-economica rimessa dalla societa’ partecipata dal Comune di Ortona Ecolan s.p.a. su richiesta del Consiglio comunale e fatti i necessari approfondimenti, il Partito Democratico, il gruppo Ortona Bene Comune e il consigliere comunale indipendente Franco Scimo’, hanno deciso di intraprendere tra le possibili soluzioni previste dalla normativa la strada dell’affidamento in house del servizio di igiene urbana della Citta’ a partire dal prossimo primo ottobre, subito dopo la scadenza contrattuale del rapporto con la societa’ mista Ortona Ambiente fissata al 30 settembre. Lo scorso 4 maggio i consiglieri comunali Tommaso Coletti, Alessandro Scarlatto, Marco Uccelli, Marcello Forti, Gilberto Bernardi, Alessandro Seccia e Franco Scimo’, hanno infatti presentato al presidente del Consiglio comunale ed al sindaco la richiesta di convocazione del Consiglio comunale per l’approvazione della relazione (ex art. 34, comma 20 D.L. 179/2012) in merito al servizio di igiene urbana e per il successivo affidamento alla Ecolan s.p.a., deliberando anche il disciplinare e il capitolato d’oneri relativi allo stesso servizio di igiene urbana. “L’affidamento del servizio alla nostra societa’ partecipata Ecolan s.p.a., di cui il Comune di Ortona detiene il 14,35% del capitale sociale – spiegano i consiglieri di maggioranza firmatari della proposta – comportera’ una riduzione complessiva annua della spesa per il Comune di circa 800.000 euro, con un risparmio medio per utente di circa 80 euro. Inoltre la proposta presentata prevede la salvaguardia di tutti i posti di lavoro con il passaggio dei dipendenti da Ortona Ambiente alla Ecolan ed il rinnovo completo del parco mezzi necessario per lo svolgimento del servizio”. “Il contratto che verra’ stipulato – concludono i consiglieri della maggioranza – pur prevedendo una durata dell’affidamento per dieci anni trattandosi di una societa’ cosidetta in house providing, consentira’ un controllo analogo del Comune come se stesse utilizzando i propri uffici e potra’ essere risolto in maniera unilaterale da parte dello stesso Comune in qualsiasi momento con un semplice preavviso di sei mesi”.
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