Casa studente, soddisfazione per sentenza
L’Aquila – Dopo la delusione di ieri (la Cassazione fa riaprire il processo per i 13 morti del crollo in via d’Annunzio), la soddisfazione dei parenti per la conferma della condanna: i morti nella casa dello studente hanno avuto giustizia.
Questo il commento al Tg1 Rai di molte persone interessate, anche non aquilane e abruzzesi, dopo la notizia di ieri.
La 4/a sezione penale della corte di Cassazione , infatti, ha confermato le quattro condanne per il crollo della casa dello studente avvenuto il 6 aprile 2009 in cui ci furono otto vittime: quattro anni per Pietro Centofanti, Tancredi Rossicone e Berardino Pace, tecnici del restauro alla struttura eseguito nel 2000, e due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani, tecnico dell’Adsu e presidente della commissione di collaudo. Le accuse nei confronti degli imputati erano di omicidio colposo, disastro e lesioni. Alla lettura della sentenza da parte del presidente del collegio giudicante Rocco Blaiotta scene di commozione tra i numerosi famigliari delle vittime e i legali di parte civile presenti in aula.
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