CGIL Abruzzo su lavoratori auto e motori
Pescara – Oltre 15.000 abruzzesi. Sono davvero tanti i nostri conterranei che lavorano nel settore dell’automobilismo e del motorismo nelle aziende della regione. Un numero imponente e sconosciuto ai più, che per anni ha dato benessere e sviluppo ad intere aree abruzzesi. Lo mette in rilievo la CGIL, che scrive: “Il problema, in Abruzzo, è che quel che accade in altre regioni (in Sicilia e altrove) non viene percepito come il drammatico prologo di una crisi pesantissima che può investire l’intero comparto dell’automobile e del motorismo. Viene visto anzi come una cosa lontana, della quale la stessa classe politica e dirigente preferisce non parlare. Quasi che tacere aiuti ad allontanare i rischi.
Non è così. Purtroppo. Anche nelle fabbriche abruzzesi si colgono i segni della crisi, cominciano a diffondersi allarmi e preoccupazione per un futuro incerto. Allarmi concreti, basati su notizie e vicende precise, fabbrica per fabbrica. Esorcizzare i pericoli non servirà , vanno affrontati con iniziative concrete e azioni positive. La Cgil abruzzese, da parte sua, non intende tacere, vuol anzi informare l’opinione pubblica dei pericoli che si corrono e delle aziende a rischio. Lo farà in una conferenza stampa alla quale interverranno il segretario generale, Gianni Di Cesare, ed il segretario regionale della Fiom, Nicola Di Matteo, e che si terrà martedì 2 febbraio, alle ore 11, presso la sede della Cgil regionale, in viale Croce, a Pescara”.
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