Mimmo Grosso lascia


DOPO TRE ANNI DI PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE ARMATORI
(di Stefano Leone)

Pescara – Lo ha fatto così, come è nel suo stile: poche parole, niente retorica, molta pragmaticità. Mimmo Grosso, armatore, per tre anni alla guida dell’Associazione di categoria, lascia la carica e annuncia ai suoi di non ricandidarsi. Lo fa attraverso un post sulla sua pagina facebook. La scadenza del suo mandato è proprio quella odierna del 30 aprile 2016. Mimmo Grosso è stato alla guida dell’Associazione armatori in un momento storico davvero difficile per la marineria pescarese. Le malinconiche e spesso sconce situazioni del porto bloccato per il mancato dragaggio hanno impegnato presidente e associati a lunghe ed estenuanti battaglie per difendere il loro sacrosanto diritto al lavoro. Oggi, Mimmo Grosso, dice basta. Non si ricandida, lascia il posto a chi ha energie fresche da mettere in campo anche se lui, da grande gladiatore quale si è sempre mostrato, di energie ne ha da vendere e certo, anche se con altri ruoli, non farà mancare esperienza e competenza per consigliere chi dovesse prendere il suo posto. Ecco come, con semplicità e sobrietà Mimmo Grosso scrive ai suoi per annunciare il suo ritiro a scadenza mandato. “Gentili Associati, a conclusione del mandato di presidente dell’Associazione Armatori Pescara sono a comunicarvi la mia decisione di non candidarmi nuovamente per questa carica, in scadenza proprio oggi, 30 aprile 2016. Dopo tre anni alla guida dell’Associazione mi trovo, inevitabilmente, a tracciare un bilancio di questo lungo e difficile periodo. Insieme abbiamo attraversato e superato un momento particolarmente buio per la nostra categoria, abbiamo affrontato difficoltà continue e sempre nuove, confrontandoci con le istituzioni a livello locale e nazionale per difendere i nostri diritti, spesso calpestati. Lo abbiamo fatto molte volte insieme, ma spesso – voglio dirlo – mi sono trovato solo, inascoltato, non appoggiato, nonostante il mio desiderio e il mio impegno di difendere tutti, nessuno escluso, dal primo all’ultimo. Ho dovuto registrare, a malincuore, che molti di voi hanno cercato una sponda, un sostegno, da parte del sottoscritto e dell’Associazione solo nei momenti di difficoltà personale. Un atteggiamento che non ho condiviso, perché non aiuta la categoria ad andare avanti. Nonostante ciò sono a ringraziarvi per la fiducia che mi avete accordato nel 2013 e per tutte le esperienze che abbiamo vissuto insieme e mi auguro di cuore che il cammino dell’Associazione sia costellato, in futuro, di grandi soddisfazioni. Auguro quindi al futuro presidente buon lavoro.


30 Aprile 2016

Categoria : Cronaca
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