Transcom, impedire il trasferimento


L’Aquila – Due interventi contro il ventilato trasferimento di lavoratori Transcom in Puglia. Ferme posizioni contrarie ad ogni ipotesi esprimono Luciano Luciani e il sindacalista Fortuna. L’argomento è stato trattato ieri sera durante la diretta di Porta a Porta di Bruno Vespa, che ha messo in luce il problema. Luciano Luciani, residente in tenda a Pettino, ci scrive: “Nel corso di una riunione tenutasi questa mattina nel piazzale antistante lo stabile che ospita Transcom, una azienda che offre lavoro a circa 450 dipendenti assunti a tempo in determina fin dal 2000, gli esponenti aziendali hanno chiesto ai dipendenti di accettare il trasferimento presso altre sedi. In pratica, a persone che hanno perso cari, amici e case è stata prospettata l’ipotesi di trasferirsi a ben 600 km di distanza. La proposta aziendale ha generato sconforto e contrarietà tra i dipendenti che si sarebbero aspettati comunicazioni relative alla fruizione degli ammortizzatori sociali deliberati dal Governo. E’ assolutamente necessario scongiurare lo smantellamento della più grande azienda privata della città. Soprattutto non vorremmo che altre aziende seguissero l’esempio di Transcom perché ciò significherebbe aumentare in modo esponenziale gli effetti devastanti causati dal sisma.
Faccio cortese richiesta a tutti i media di favorire la fruizione di questa inquietante notizia affinchè il governo intervenga in modo autorevole e rigoroso per rassicurare le 450 famiglie che si vedono oggi colpite dal danno del terremoto e dalla beffa crudele delle multinazionali che prima approfittano degli sgravi fiscali e poi senza nessuna pietà colgono persino le occasioni scaturite dalle tragedie per portare altrove i capitali guadagnati”.
Fortunato (Segretario Nazionale Ugl-Telecomunicazioni) scrive:
“Non condividiamo l’invito proveniente dalla dirigenza aziendale di Transcom WW, importante call center presente a L’Aquila, ai propri lavoratori di lasciare per il momento l’Abruzzo e trasferirsi in altre regioni dove sono presenti altre sedi del gruppo. Anzi consigliamo l’azienda di contribuire alla ricostruzione dell’Abruzzo proprio non abbandonano la regione e individuando semmai una sede alternativa”.
È quanto sostiene il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni, Gianni Fortunato, secondo il quale “visto che è tra le priorità delle stesse istituzioni nazionali e locali l’immediato riavvio della attività produttive, sarebbe opportuno accelerare al massimo gli iter burocratici e procedurali per il riconoscimento degli aiuti e degli ammortizzatori sociali alle aziende ed ai lavoratori dell’Abruzzo colpiti dal terremoto, anche individuando siti produttivi alternativi per le aziende colpite dal terremoto”.
“Soprattutto non vorremmo che altre aziende seguissero l’esempio di Transcom perché ciò significherebbe aumentare in modo esponenziale gli effetti devastanti causati dal sisma. Sappiamo che governo e autorità locali si stanno già attivando per scongiurare questo pericolo – conclude – e siamo certi che per primi i lavoratori e i cittadini troveranno beneficio anche con il ripristino della loro attività lavorativa”.


15 Aprile 2009

Categoria : Economia
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