Migliaia vittime degli errori giudiziari

L’Aquila – Scrive Giulio Petrilli: “I dati pubblicati ieri dall’avv.Gabriele Magno presidente dell’associazione nazionale vittime degli errori giudiziari, parlano da soli.
Settemila persone l’anno vittima di errori giudiziari e di ingiusta detenzione e di questi solo uno su quattro riceve l’indennizzo.
Il potere politico e la magistratura partendo anche da questi dati riflettino insieme e lavorino per creare un vero stato di diritto nel quale le garanzie dei cittadini vengano rispettate.
Il primo passo sarebbe quello di far rispettare le sentenze di assoluzione con un risarcimento reale ed adeguato per chi ha subito un’ingiusta detenzione.
Questo in Italia non avviene, i dati esposti prima parlano di un rigetto altissimo di domande per la riparazione da ingiusta detenzione.
Il tutto avviene perche’ nella legge per la riparazione da ingiusta detenzione esiste un comma che vieta il risarcimento anche a chi pur se assolto con il proprio comportamento ha tratto in inganno gli inquirenti.
Comportamento vuol dire frequentazioni sbagliate ecc.
Un comma palesemente anticostituzionale che sia la classe politica che la magistratura non solo non decidono di cancellare ma lo stesso viene continuamente utilizzato per rigettare le istanze di tanti innocenti che hanno scontato anni di carcere ingiusto.
Il parlamento ha il potere di abrigare questo infausto comma e abbia il coraggio di farlo.
Spero anche che qualche magistrato riconosca che e’ un comma palesemente antidemocratico e in antitesi allo stato di diritto e abbia il coraggio di portarlo davanti alla consulta perche’ palesemente anticostituzionale.
Anche partendo da queste cose si avvia in pratica una seria riforma della giustizia.