La gente, come sempre, dà lezione alla politica


Il risultato del referendum in Abruzzo (esemplare lezione del popolo alla politica) era molto atteso, perché nolto significativo. Il giornalismo nazionale non lko ha capito, omologato e appiattito su tempi ripetitivi e sempre uguali. L’Abruzzo, infatti, si era sfilato dal coro gracchiante dei sostenitori del referendum: gli abruzzesi, con il loro voto di ieri 17, hanno confermato che era giusto farlo. Referendum, infatti, inutile e dall’esito scontatissimo. Abbiamo brtuciato 300 milioni di euro che potevano essere usati per ambiente e natura.
La sola politica a capirlo è stata la senatrice Chiavaroli, che da Bruno Vespa disse: “La mia città, Pescara, non ha piattaforme, ma il mare è molto inquinato…”.
Potremmo aggiungere che l’Emilia ha decine di piattaforme, ma il mare è pieno di bandiere blu e il turismo è formidabile. Sarebbe come sparare sukla Croce Rossa. Specie ora che scoppia anche un’inchiesta clamorosa sul dragaggio del porto di Pescara. Lasciamo andare, dimentichiamo e tutti si mettano a lavoro per pulire mari e fiumi abruzzesi, bonificare i veleni, strozzare la burocrazia, spazzare via incapaci e disonesti. Direte: è una parola. Ma siamo o no forti e gentili? Fingiamo di crederci.



18 Aprile 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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