“D’Alfonso, salviamo oculistica e i reparti di eccellenza dell’ospedale dell’Aquila”
LA PEZZOPANE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE –
L’Aquila – Una lettera aperta al Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per salvare il reparto di oculistica a L’Aquila, a rischio in base all’ultima bozza stilata dall’Agenzia Sanitaria Regionale di riassetto dei reparti degli ospedali abruzzesi
A scriverla è la senatrice PD, Stefania Pezzopane.
“Caro Presidente, fai in modo che non prevalgano criteri meramente ragionieristici e interessi di parte sul ridisegno dell’assistenza ospedaliera.
Nell’ospedale aquilano abbiamo eccellenze, che trovo gravissimo debbano essere sacrificate. Ho già segnalato la problematica di medicina nucleare e di radioterapia, necessarie al nostro ospedale con una vocazione oncologica.
Accanto a queste due reparti va mantenuto parimenti anche quello di oculistica. Quando si tratta di salvare un’eccellenza, che garantisce alti numeri all’ospedale aquilano, con circa 11-12mila utenti l’anno per le varie prestazioni, non ci sono criteri di budget che tengano. Il 50% dei pazienti arriva da fuori Asl e da fuori regione, per l’elevato servizio offerto da oculistica. Un esempio virtuoso di mobilità attiva, che sarebbe un grave errore depotenziare o addirittura eliminare.
Qui non si tratta della solita lotta di campanile, si tratta di salvare servizi importanti per i cittadini, la cui soppressione avrebbe ricadute negative anche sull’Università dell’Aquila.
Se vogliamo mantenere un ospedale di livello, i reparti specialistici sono fondamentali e non possiamo rischiare che le unità complesse, come oculistica, vengano ridimensionate a unità operative semplici con il taglio dei posti letto e ridimensionamento di budget.
Ne deriverebbe un impoverimento complessivo della struttura e della sanità aquilana.
Confido in te- conclude la senatrice- anche alla luce degli sforzi che insieme stiamo facendo per far rinascere e rigenerare L’Aquila e i territori colpiti dal terremoto, che faticosamente stanno ricominciando a sperare nel futuro”.
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