Comune., IdV dice no al totosindaco
L’Aquila -Scrive il segretario abruzzese dell’Italia dei Valori, Lelio De Santis: ” Le grandi manovre per il 2017 sono iniziate da tempo e le candidature alla carica di Sindaco
cominciano ad emergere, com’è giusto che sia, ma in quest’anno che ci separa dalle importanti elezioni comunali bisognerebbe concentrarsi tutti, maggioranza ed opposizione, sulle emergenze
e sui problemi più seri che riguardano la vita dei cittadini.
Ripeto quello che dissi nella conferenza stampa del 3 novembre 2015, presa a pretesto dal Sindaco,
e cioè che, prima di intraprendere la gara sul Totosindaco, bisognava accelerare la soluzione dei tanti problemi appesi al palo e dare concretezza alle tante opere pubbliche rimaste nei cassetti,
spendendo le ingenti risorse inutilizzate, per i cimiteri, le strade, le scuole, il verde…
I ritardi nell’esecuzione delle opere pubbliche, il degrado offensivo in cui versano i cimiteri, la confusione e l’improvvisazione che caratterizza la gestione del Progetto CASE sono gli stessi problemi, anche aggravati, di qualche mese fa, tuttora irrisolti.
Il rischio reale, o è una vera strategia, è che tutti i più grossi e delicati problemi non affrontati bene e per tempo siano rimandati a Chi verrà , che dovrà ingoiare polpette avvelenate note e meno note!
Ed allora, l’invito è fare, ad amministrare, a dare soluzioni ed a non rinviare tutto a domani!
In particolare, non prendere di petto con una chiara strategia e con le necessarie risorse, la priorità assoluta, il vero bollino rosso, che è il Progetto CASE, è una grave responsabilità del Sindaco e della Giunta che pregiudicherà e condizionerà la futura Amministrazione comunale.
Le personalità che si propongono alla carica di Sindaco, come il vice Sindaco, Nicola Trifuoggi, o
di cui si parla, come Lolli, Pezzopane, Di Benedetto, tutte persone stimate e tutti politici in carica, diano un segnale concreto e non siano complici di un decadimento morale ed amministrativo che non fa bene alla città , che potrebbero essere chiamati a guidare.
Il bene comune viene prima degli interessi personali o politici.
Questa era e questa rimane la posizione dell’Italia dei Valori, che ha sempre anteposto l’efficienza amministrativa alle schermaglie politiche, l’interesse generale a quello partitico.
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