Civitella del Tronto, fortezza senza tempo
La fortezza di Civitella del Tronto si erge solenne a guardia della valle circostante e da secoli domina il panorama con i suoi 500 metri di lunghezza. Si accede attraverso il bastione San Pietro, circondato dall’ampio fossato e ci si ritrova nella piazza d’armi che sovrasta un intricato sistema di canali e cisterne usate per la raccolta dell’acqua piovana. Salendo si raggiunge un’altra piazza dove nel bastione S. Giovanni si possono vedere gli alloggi dei militari e più in alto nella Gran Piazza si erge magnifico il Palazzo del Governatore risalente al 1574 e affiancato dalla Chiesa di San Giacomo del 1604.
Uno splendido viale alberato conduce attraverso resti di edifici militari quali gli alloggi, il gran magazzino dell’artiglieria e quelle che un tempo erano le cucine e che oggi ospitano il Museo delle armi e delle mappe antiche. La mostra si compone di oggetti di rara bellezza come la serie di cannoni di cui alcuni risalenti al XVII secolo, una divisa pontificia e documenti e armi dell’epoca dei Savoia: baionette, fucili, pistole e sciabole.
Tra i reperti più antichi si possono ammirare alcune armi risalenti al XV secolo e carte austriache che ritraggono la fortezza intorno al 1821. Singolare è la colonna di travertino che un tempo segnava il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie e che ha impresso su ognuno dei due lati lo stemma del rispettivo stato di appartenenza.
Un po’ di storia…
L’area in cui oggi sorge la Fortezza ospitava un castello già intorno all’anno mille, sebbene le prime informazioni certe della sua esistenza risalgono al 1255. Nel tempo l’edificio ha senza dubbio subito l’influenza delle varie dominazioni, modificando la sua struttura originaria con l’aggiunta di parti indispensabili per una difesa efficace, come le torri di avvistamento e la cinta di epoca angioina o il torrione circolare e il bastione ottagonale realizzati nel 1500. Ma la struttura come oggi ci appare è frutto dei lavori eseguiti per volontà di Filippo II di Spagna che conquistò la fortezza nel 1557 e decise di renderla più sicura raddoppiando la cinta muraria, soprattutto per per via della sua posizione strategica fondamentale, proprio ai confini con lo Stato Pontificio.
Sotto il dominio borbonico vennero rinforzati i bastioni S. Andrea e S. Pietro e la fortezza resistette fieramente agli assedi dei Sabaudi, capitolando solo dopo l’avvenuta Unità d’Italia.
Dopo un lungo periodo di abbandono, durato oltre un secolo, la fortezza di Civitella del Tronto è stata ristrutturata tra gli anni settanta e ottanta grazie all’intervento del Ministero delle attività e dei beni culturali che ne ha permesso la riapertura al pubblico.
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