Referendum e trivelle? L’Abruzzo ha ben altri problemi…
L’Aquila – (G.C.) – Non ospitiamo, in questo periodo, dichiarazioni e pistolotti saul referendum di domenica prossima. A parte la loro scontata banalità , spesso condita con dati incerti e contraddittori, crediamo di interpretare nel modo giusto – quindi trascurando l’argomento – la stanca disattenzione di tanti abruzzesi su di un tema davvero qui secondario. Trivelle o non trivelle, piattaforme o non piattaforme per l’estrazione di risorse fossili: gas o metano. L’Abruzzo ha ben altri valori da tutelare. Le trivelle sono in mare da decenni, e finora senza conseguenze negative. Invece è molto più grave e incalzante la minaccia, quando non è danno già arrecato, al nostro ambiente. Che è da anni vilipeso e in ginocchio.
Si preoccupa, infatti, molto poco del referendum, un Abruzzo preso in giro da politici di infimo profilo con il parco della costa teatina, che non esiste e non è prossimo: è solo una presa per i fondelli. Un Abruzzo con depuratori fermi o rotti, con un mare inquinato e non balneabile per chilometri, una regione afflitta dalla più grande e velenosa discarica d’Europa mai bonificata, da un’infinità di altri minori ma non meno gravi disastri ambientali; da frane e dissesti idrogeologici, aree sismiche senza piani di evacuazione, ecomostri, incendi boschivi senza mai un colpevole, speculazioni edilizie e – da ultimo – un misterioso quanto gigantesco progetto di cementificazione ai Piani di Pezza nel cuore di una riserva protetta. Nella quale i politici fanno a scaricabile giurando di non saperne nulla…
Cosa volete che importi il referendum del 17 che, comunque vada, non cambierà assolutamente nulla?
Gli abruzzesi vorrebbero mare pulito, fiumi depurati, turismo sostenibile, sviluppo ordinato e intelligente, piani contro frane e alluvioni, parco della costa, piste ciclabili, boschi in salute e non in cenere, animali davvero protetti, e non sempre in estinzione come l’roso, e magari anche un’assennata ed efficace lotta ai cinghiali.
Sì, no, astensione, quorum? Ma fateci il piacere…
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