Procura conferma: sequestri e possibili arresti


L’Aquila – ”Abbiamo un capannone intero pieno di reperti. Il materiale lo abbiamo raccolto e quindi e’ stato sequestrato”. Lo ha detto ai giornalisti il procuratore della Repubblica Alfredo Rossini, confermando la possibilità che non appena raccolti elementi sufficienti, vi potrebbero essere arresti. ”Vedremo quello che servira”’ afferma il procuratore – ”con tutti i sostituti per organizzare i turni di lavoro. Il lavoro e’ tanto – spiega – e dobbiamo dividerci le cose da fare”. ”Abbiamo dato l’incarico ai periti, abbiamo raccolto le macerie da esaminare, stiamo vedendo le carte”, aggiunge Rossini, sottolineando anche la difficolta’ di reperire documenti da uffici che sono totalmente crollati. Per il momento non vi sono indagati, ma il magistrato ribadisce ciò che ha detto giorni fa: possibilità di arresti una volta accertate responsabilità.
Nelle prossime ore gli inquirenti che indagano sui crolli degli edifici provocati dal terremoto in Abruzzo sentiranno i primi testimoni.
Il capo della procura aquilana ha anche detto che finora non ci sono denunce presentate dai cittadini, anche se questo naturalmente non ostacola l’inchiesta: ”Noi procediamo d’ufficio”, ha affermato.
Tra i testi più importanti, una studentessa che ha rilasciato ai mass media importanti dichiarazioni.
E’ pronta a ripetere che quel palazzo era inagibile e che nessuno ha voluto ascoltare l’allarme che lei stessa aveva lanciato. “La casa dello studente doveva essere chiusa – denuncia la giovane -. Lo ripeterò davanti ai magistrati che so per certo mi ascolteranno. Voglio giustizia per tutti gli amici che sono morti sotto le macerie. Ho chiesto un sopralluogo il 30 marzo e mi hanno detto che era tutto a posto. Chi ha sbagliato deve pagare”.
L’ospedale del tutto inagibile dopo la scossa di terremoto del 6 aprile, ”e’ uno dei punti principali” dell’inchiesta aperta dal procuratore Alfredo Rossini. E’ un caso incredibile: 30 anni per costruirlo e quando è stato aperto, pochi anni fa, non era agibile come fu scritto e ripetuto dai giornali. ”A prescindere da cio’ che e’ gia’ emerso, e cioe’ la mancanza del certificato di agibilità”, la centralita’ dell’ospedale nell’indagine, spiega il magistrato, e’ dovuta al fatto che ”la nostra priorita’ e’ data ai grandi edifici nuovi che pero’ sono crollati lo stesso. L’ospedale – aggiunge Rossini – e’ stato oggetto di un’inchiesta parlamentare: noi abbiamo gia’ acquisito tutti i risultati di quella inchiesta”.


14 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Al momento l'inserimento di commenti non è consentito.

Articoli Correlati