Politici discutibili, soprattutto maleducati


Politici discutibili, soprattutto maleducati

Convocare e tenere ad Avezzano il 6 aprile – settimo anniversario del terremoto – è stata una scelta maleducata. Si sarebbe potuto scegliere un altro giorno, magari senza genuflettersi alle esigenze dei vip. Questione di educazione, oltre che di umano rispetto per i morti e le sofferenze che dovrebbero appartenere a tutti gli abruzzesi. Le parti politiche avverse al potere regionale, al regime attualmente in serpa, colgono l’occasione per fare politica di opposizione. L’altra faccia della medaglia. Polemica triste quanto la scelta di quella data. Insomma, un mazzo di sterpaglie, di fiori secchi da gettare nel fuoco. La verità è che il profilo dell’Abruzzo è sempre più adunco, famelico, deformato da un ghigno. Un brutto profilo, che gli abruzzesi forse non meritano. O sì?
educazione, oltre che di umano rispetto per i morti e le sofferenze che dovrebbero appartenere a tutti gli abruzzesi. Le parti politiche avverse al potere regionale, al regime attualmente in serpa, colgono l’occasione per fare politica di opposizione. L’altra faccia della medaglia. Polemica triste quanto la scelta di quella data. Insomma, un mazzo di sterpaglie, di fiori secchi da gettare nel fuoco. La verità è che il profilo dell’Abruzzo è sempre più adunco, famelico, deformato da un ghigno. Un brutto profilo, che gli abruzzesi forse non meritano. O sì?



07 Aprile 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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