Fatevi la vostra fiaccolata


Siccome so che tanti dallo spioncino guardano, evidenzio di nuovo che quello che è successo all’Aquila è veramente grave per il fatto in se stesso (organizzare un’operazione mediatica per trasmettere contenuti non scientifici ad una popolazione allarmata ed in naturale tensione) e per il fatto conseguente (mancato arresto immediato da parte delle autorità preposte degli autori) che ha visto nascondere all’opinione pubblica mondiale, con gli occhi puntati sull’Aquila le cause, accertate dalla cassazione, che hanno causato una strage, rimasta impunita per non rovinare l’immagine della nazione e dei governanti dell’epoca con l’emissione di encomi e premi a raffica agli stessi che elargivano milioni di euro ad un territorio, in alcuni casi neanche danneggiato, affamato da sempre.

Tutte le polemiche politiche sul dopo terremoto, e cioè sul ben fatto o mal fatto non dovevano esistere perché gli autori del dopo terremoto non dovevano essere a piede libero. Ma come si poteva con tutti i livelli istituzionali locali e nazionali coinvolti?

Nessun giornale ha mai, ad oggi, pubblicato queste verità. Nessun giornale nazionale ha pubblicato che in 500 persone si sono radunate coraggiosamente il 30 marzo 2016 in una piazza dell’Aquila a 7 anni dai fatti per gridare verità e giustizia. E sono passati 7 anni nei quali gli autori della strage hanno girato e girano tra la folla, anche tra le vittime, con codazzi di telecamere addosso per parlare di tutto ed il contrario di tutto. E’ come se gli autori dei più atroci delitti in Italia, di cui evito i riferimenti, venissero assecondati da media in cerca di audience e promossi dalle istituzioni a condurre enti di ricerca o candidati dai partiti a fare i sindaci di città italiane. E tutti guardano senza scandalizzarsi.

Se si chiede in giro per l’Italia cosa ne pensano del processo alla Comissione grandi rischi tutti risponderanno che gli imputati sono stati giustamente assolti perché non potevano prevedere i terremoti. Perché è ciò che doveva passare mediaticamente e ciò che è passato nonostante ci sia stata una condanna per omicidio colposo da parte dello Stato Italiano. Quando un anno fa, in tempi ancora non sospetti per la prescrizione, organizzammo una conferenza stampa per dire il perché avevamo chiesto l’avocazione per il processo Grandi Rischi 2, e perché ritenevamo che l’autore dell’operazione mediatica dovesse essere almeno processato, prima ancora che condannato, i pochi giornalisti nazionali venuti da Roma ci hanno fatto solo due domande: quanto avete preso di provvisionale e se ci erano arrivate le lettere di restituzione delle provvisionali. Il nulla sui fatti e il nulla sulle nostre denunce e sul pericolo prescrizione.

Allora se a voi sembra normale tutto ciò fatevi in santa pace la vostra fiaccolata del 5 aprile notte, fatevi riprendere dalle telecamere con gli occhi rossi dall’emozione e seguitate a ricostruire giustamente questa città encomiando l’operato delle varie parti che hanno portato i soldi degli italiani. Personalmente il 5 ed il 6 aprile andrò fuori città perché ognuno è libero di mettersi la mascherina che merita nello spettacolo teatrale dell’ipocrisia. Buona fiaccolata e buon tutto. Con tutto il rispetto.



04 Aprile 2016

Pier Paolo Visione  -  Dottore Commercialista e Revisore legale in L’Aquila

Categoria : Editoriale
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