Le… prescrizoni di Guido Bertolaso


L’Aquila – (G.C.) – La prescrizione è un diritto sacrosanto in tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, dover la giustizia è lenta, inadeguata, farraginosa e spesso ambigua. O patetica, come nel caso di una notifica a Guido Bertolaso, non effettuata a Roma perché il possibile candidato sindaco risultava… non reperibile.
Ma per Bertolaso stanno accadendo cose strane, che passano sotto il naso dei distratti. Per l’ex capo della Protezione civile, imputato a L’Aquila in relazione alle vittime del terremoto, le prescrizioni non sono tutte uguali. Ad alcune si può rinunciare, ad altre no, almeno fino ad oggi.
Ciò che ricordiamo (ma lo abbiamo già scritto a chiare lettere il 16 marzo) è molto semplice. In tvb da Bruno Vespa il 15 marzo, dopo le 23, Bertolaso dichiarò rispondendo ad una domanda del giornalista, a proposito della prescrizione, che avrebbe rinunciato a quella relativa ad un suo processo (relativo al G8). Punto e basta. Non disse una parola a proposito del processo a L’Aquila.
Se Bertolaso si avvale della facoltà di rinunciare alla prescrizione, è inspiegabile che non lo faccia (almeno fino ad oggi) per il processo detto Grandi rischi bis.
C’è tempo fino al 6 aprile per saperne di più. Dopo sette anni dal sisma, sarebbe un momento di luce in tanta oscurità.


02 Aprile 2016

Categoria : Attualità
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