Bertone e Celestino V


Quando il cardinale Bertone, nel 2009, simbolicamente bussò ospite della Perdonanza a L’Aquila alla Porta Santa di Collemaggio, la casa di Celestino V, di certo non sapeva cosa stava facendo. Scegliamo l’ipotesi meno maliziosa. Era inconsapevole. Lui abitava, come oggi, in un enorme e terrazzato attico in Vaticano, come tanti altri porporati. Almeno trenta, dice Bertone oggi stizzito. Come se accusare gli altri alleviasse le proprie colpe.
Celestino, che fu papa prima di fuggire sdegnato dalla Chiesa e dai suoi satrapi, aveva scelto per vivere antri, grotte, scabri e appartati luoghi, che sicuramente il robusto e spalluto Bertone non ha mai visto. Di cui neppure suppone l’esistenza. Nussava alla porta di Celestino, e poi se ne tornava in Mercedes nel suo attivo in Vaticano. Mai persona più sbagliata bazzicò i luoghi celestini ani …



02 Aprile 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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