Aquilani stanchi di pesci d’aprile perenni


Al Comune dell’Aquila è primo aprile, giorno delle burle, ormai tutti i giorni. Stanno accadendo cose tipiche dell’era della DC, non coerenti conn quanto ci si aspetterebbe da una sinistra moderna. Anzi, la sinistra oggi somiglia alla DC del passato, ma almeno allora c’erano Gaspari e Natali, che le cose le facevano. Basta guardarsi intorno in Abruzzo…
Il primo aprile permanente, la burla ininterrotta, ci parla di chiamate dirette di personale, di precari dal calvario interminabile, di soldi per personale esterno quando ci sono graduatorie da far scorrere, di concorsi banditi e spariti nel nulla senza motivazioni.
Comportamenti da febbre alta, ma non per i politici, bensì per i cittadini. Il 1 aprile è già di suo una cosa scema, figuriamoci se dura all’infinito.



01 Aprile 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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