Il mondo pacifista torni a farsi sentire


TERRORISMO E AMBIGUI SILENZI

L’Aquila – Scrive Giulio Petrilli: ” Troppo silenzio in questi ultimi anni e le guerre e il terrorismo provocano ancor di piu’ lutti e tragedie.
Una bomba gettata da un’aereo che colpisce la popolazione civile, non e’ dissimile da un’attentato.
Stessa cultura della morte.
Questo va detto con chiarezza.
Fatta questa premessa, vorrei alla luce dei tragici attentati di Bruxelles, riportare alcuni dati ufficiali, per sviluppare una rifessione.
Finora i magistrati, in Italia, hanno risarcito per ingiusta detenzione, tutti coloro i quali sono stati accusati di essere jhadisti( terrorismo internazionale) e poi sono stati assolti, a nessuno e’ stato applicato il primo comma dell’art.314 del codice penale, che vieta il risarcimento per ” dolo e colpa grave”.
Tutti sono stati risarciti.
La cosa e’ giusta e la condivido, perche’ tutti gli assolti vanno risarciti e quel comma e’ completamente sbagliato.
Di contro pero’, mai una persona detenuta ingiustamente e poi assolta di far parte delle Brigate Rosse o Prima Linea ( terrorismo interno) sia stata mai risarcita.
Nessuna…
Ok che l’ideologia comunista, applicata in forma tragica e sconnessa, poteva e puo’ far piu’ paura di qualsiasi altra cosa, ma arrivare a differenziare gli assolti per reati ha dell’incredibile.
Ma questo e’ accaduto e accade, e’ la verita’.
Non sarebbe forse il caso che venisse cancellato con un provvedimento del parlamento il comma che consente ai magistrati di scegliere tra assolti bravi e assolti cattivi e spero che un giorno gli stessi si accorgano di applicare un comma completamente anticostituzionale.
Invito tutte le forze politiche e il ministro della giustizia a riflettere su questo e trovare una soluzione per risolvere questa grave disfunzione del diritto.
L’innocenza va rispettata, altrimenti ti rimane il marchio a vita della colpevolezza.
Questo e’ un intervento che puo’ sembrare fuori tema rispetto alla drammaticita’ degli eventi, ma io sono fermamente convinto che le guerre e il terrorismo si iniziano a battere con leggi giuste che rispettano il diritto, con uno sviluppo economico piu’ equo, con la cultura dell’incontro e non dell’esclusione.
Con la vera cultura del pacifismo.


24 Marzo 2016

Categoria : Attualità
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