Pensiuonati alla guida di bus: aspettiamo una tragedia stradale?
L’INCIDENTE IN SPAGNA SIA DI INSEGNAMENTO
L’Aquila, – “Su una questione di primaria importanza quale la prassi diffusa, soprattutto nella provincia teramana, da parte delle aziende di trasporto pubblico di affidare la guida di autobus e scuolabus a pensionati, la Regione non si esprime e dà, come al solito, una risposta evasiva e priva di contenuti”. È quanto affermato dal Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, a seguito della discussione, durante la seduta odierna del Consiglio, dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi per porre la problematica alla attenzione degli organi regionali.
“È alquanto evidente – ha spiegato Mercante – che non esiste uno specifico obbligo di legge in questa materia e mi pare del tutto pleonastico che il Sottosegretario Mazzocca abbia messo in luce quanto già riportato nella mia interrogazione. Altrettanto inutile precisare che i controlli in materia di lavoro sono affidati all’Ispettorato del lavoro e quelli sui documenti di guida alla polizia stradale. Non era di certo questo che avevo chiesto. Il punto non è stabilire se tale prassi sia legittima o meno bensì quello di interrompere un esecrabile modus operandi delle aziende di trasporto che va a loro esclusivo beneficio in termini meramente economici. Tutto ciò a discapito dei giovani che aspirerebbero, giustamente, ad un’occupazione ma soprattutto mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri. I recenti accadimenti in Catalogna e la agghiacciante confessione dell’autista di 63 anni che ha ammesso di essersi addormentato alla guida ne sono, purtroppo, la tragica dimostrazione. È un controsenso prevedere, nella normativa statale, la pensione di vecchiaia anticipata per gli autisti, in considerazione del carattere usurante e faticoso delle attività svolte, che necessitano di prontezza di riflessi e di condizioni psico-fisiche e di salute adeguate, e poi consentire, a livello locale, e per giunta da parte di aziende operanti nel settore pubblico, di assumere soggetti già in pensione e, quindi, logicamente, non più idonei a svolgere tale tipo di mansioni.
Proprio per questo – ha concluso Mercante – non posso accettare il comportamento di questo Governo regionale che, pur di fronte alle mie sollecitazioni, continua a far finta di nulla. Le soluzioni per intervenire ci sono, visto che i lauti contributi di cui beneficiano queste aziende provengono, in larga parte, dalla Regione. Ci dica, a questo punto, Mazzocca, anche se la risposta ovviamente la attendevo oggi in Consiglio, quali misure la Regione ha intenzione di adottare per bloccare una prassi che mette a rischio quotidianamente la vita dei cittadini. Speriamo di non dover attendere, per un intervento risolutivo in tal senso, un’altra tragedia come quella spagnola”.
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