Processione Venerdì Santo: ora il Comune stia lontano dal Cristo Morto


L’Aquila -– (Foto: il Cristo Morto del Venerdì Santo e Celso Cioni con il crocifisso in consiglio comunale) - IL Comune dell’Aquila è privo di buongusto, rispetto dei cittadini fedeli, culturta e satoria della città dei santi e del santuario Giovanni Paolo II, del quale ha dimenticato l’affetto e l’assiduità di visite ufficiali e private. Cedendo ad un inopportuno rigore laico, ha deciso di rimuovere il crocifisso dal palazzo civico (che è casa di tutti, anche dei fedeli), scordando che lo stesso palazzo custodisce da secoli la bolla di Celestino V.
Una decisione infelice, sulla quale nessuno ha avuto la lealtà di tornare. Si è preferito tacere e aspettare che giornali e cittadini dimentichino. La strada che la politica percorre sempre, all’insegna dell’ipocrisia e della falsità.
Per coerenza, ora, il Comune e i suoi labari stiano lontani nella processione di Venerdì Santo, che è funerale di Gesù, e dal Cristo Morto. Stiano fuori dalla chiesa di San Bernardino, da dove parte la processione. Stiano altrove, nella conclamata laicità che hanno liberamente scelto e attuato nel peggiore dei modi. Così la pensano in molti, e ci facciamo interpreti di questo pensiero di dignità e di coerenza.
Parole e concetti da recuperare, almeno a Pasqua.
La laicità è cultura illuminata e illuminista, che non si onora semplicemente scacciando un crocifisso dal palazzo. Ben altri comportamenti e atti occorrono per essere laici, democratici e rispettosi di ogni diritto e di tutte le idee.


22 Marzo 2016

Categoria : Attualità
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