Lasciateli campare, meglio una Pasqua senza agnello e capretto
L’Aquila – La tadizione pasquale abruzzese include una quantità di piatti buoni e festaioli, con tanti dolci, salumi, cibi rituali. Lasciate campare agnelli e capretti, o almeno limitatene l’uso se non potete farne a meno. C’à una campagna nazionale per tentare di convincere la gente a mangiare meno agnellini, e le adesioni non sono mai abbastanza. L’ecatombe pasquale ha assunto ormai le dimensioni e le caratteristiche dell’affare economico, e nei centri commerciali l’offerta è dilagante, persino a prezzi molto bassi. Ma quasi sempre molto alti. L’agnello che viene rifilato ai clienti non è certo di buona qualità e chi sa di quale provenienza. Anche i maniaci del piatto pasquale per eccellenza si accorgono di consumare, alla fine, carne non certo di prima qualità .
Ma sarebbe bello che venisse meno, di anno in anno, proprio il rituale del sacrificio dell’agnello e del capretto: una forma di educazione soprattutto dei bambini e dei ragazzini, quindi da diffondere anche nelle scuole.
Noi, come ogni anno, un appello lo facciamo: lasciateli campare. Tanto, non camperete certo meglio se a Pasqua mangerete l’animaletto sacrificale. Magari qualcuno riusciamo a convincerlo…
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