Lasciateli campare, meglio una Pasqua senza agnello e capretto


L’Aquila – La tadizione pasquale abruzzese include una quantità di piatti buoni e festaioli, con tanti dolci, salumi, cibi rituali. Lasciate campare agnelli e capretti, o almeno limitatene l’uso se non potete farne a meno. C’à una campagna nazionale per tentare di convincere la gente a mangiare meno agnellini, e le adesioni non sono mai abbastanza. L’ecatombe pasquale ha assunto ormai le dimensioni e le caratteristiche dell’affare economico, e nei centri commerciali l’offerta è dilagante, persino a prezzi molto bassi. Ma quasi sempre molto alti. L’agnello che viene rifilato ai clienti non è certo di buona qualità e chi sa di quale provenienza. Anche i maniaci del piatto pasquale per eccellenza si accorgono di consumare, alla fine, carne non certo di prima qualità.
Ma sarebbe bello che venisse meno, di anno in anno, proprio il rituale del sacrificio dell’agnello e del capretto: una forma di educazione soprattutto dei bambini e dei ragazzini, quindi da diffondere anche nelle scuole.
Noi, come ogni anno, un appello lo facciamo: lasciateli campare. Tanto, non camperete certo meglio se a Pasqua mangerete l’animaletto sacrificale. Magari qualcuno riusciamo a convincerlo…


19 Marzo 2016

Categoria : Attualità
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