Uil penitenziaria favorevole su nomina Garante detenuti d’Abruzzo
L’Aquila – (F.C.). Ben venga la nomina del Garante dei detenuti d’Abruzzo. Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale aquilano e vice regionale della Uil penitenziaria, Mauro Nardella. “Seppur a distanza di molti anni dall’avvento di questa importante figura nello scenario penitenziario italiano e anche se con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia, sembra che anche l’Abruzzo sia molto vicina all’elezione del Garantedei detenuti. Leggendo attraverso i mass media – prosegue il sindacalista – parrebbe essere martedi 22 marzo il sospirato giorno deciso dall’assise regionale per offrire anche alle carceri abruzzesi la possibilita’ di aver un ulteriore interlocutore capace, si spera, di raccontare in maniera legale e scevra da commenti azzardati ed impovvisati il mondo penitenziario. Tutto questo non puo’ altro che far piacere ad un’organizzazione sindacale, come la nostra, da sempre vicina ad una figura che siamo sicuri lavorera’, cosi’ come fatto in altre regioni, in sinergia con noi al fine di migliorare un’ambiente, qual e’ quello carcerario, dai piu’ snobbato, spesso raccontato in malo modo e per sentito dire e quasi sempre lasciato in balia di se stesso. La figura del garante ci auguriamo permetti al mondo che ci circonda e che non ha la possibilita’ di vedere cosa accade all’interno delle 4 mura di conoscere quello che realmente in esse accade. I penitenziari abruzzesi – rileva Nardella – pullulano di operatori capaci, integri nella loro dignita’, dotati di spirito di sacrificio e di abnegazione e soprattutto professionali ma che molto spesso, programmi televisivi cult ne fanno emergere,in maniera ingrata e senza dar voci alla controparte, esclusivamente aspetti negativi. La figura del garante vorremmo che questo facesse. Che desse all’opinione pubblica una reale idea di quello che fanno i poliziotti penitenziari, gli educatori, i medici, gli assistenti sociali ma soprattutto che collabori insieme a noi a migliorare il mondo carcerario ai limiti dell’invivibilita’. La sua preziosa opera volta a far conoscere le condizioni spesso scadenti nelle quali vengono ristrette le persone condannate e che si speri concorra a far prendere decisioni importanti in termini di rilancio degli investimenti per questo settore e di salvaguardia dei parametri di sovraffollamento, ci si augura porti beneficio anche a chi nelle carceri e’ costretto a starci non meno di 8 ore al giorno per svolgere il proprio lavoro. Le disfunzioni strutturali, le infiltrazioni di acqua piovana, le muffe all’interno delle docce, etc sono gli stessi fattori infatti ai quali soggiace anche la polizia penitenziaria ad esempio. Vedere un detenuto vivere la sua carcerazione in una condizione dignitosa significhera’ per noi assolvere meglio, quindi, ai doveri del nostro ufficio. Un augurio a tal proposito – conclude il segretario Uil Penitenziaria – noi lo rivolgiamo a Rita Bernardini. La stessa cioe’ che oltre a conoscere benissimo le carceri abruzzesi si e’ da sempre plasmata molto bene nell’ideale che il nostro sindacato ha di questa lavorando per il bene e la garanzia del diritto di tutti quelli che vivono e lavorano in questo particolare limbo sociale”.
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