ACTRIS in road map infrastrutture europee


L’Aquila – Ieri ad Amsterdam, in Olanda, ESFRI, il Forum Strategico Europeo sulle infrastrutture di ricerca, ha presentato la ESFRI roadmap 2016 nel corso di un evento organizzato nell’ambito della presidenza EU dell’Olanda.
L’Italia parecipa all’infrastruttura di ricerca ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure), che è stata inclusa nella roadmap ESFRI 2016, tra le 5 nuove infrastrutture considerate prioritarie per la comunità scientifica europea, di rilevanza paneuropea, ad elevato impatto socio-economico e in accordo con le priorità definite dagli stati membri.
ACTRIS rappresenta la piattaforma europea a supporto della ricerca in campo atmosferico che fornisce strumenti per affrontare le sfide socio-economiche presenti e future, come quelle legate alla qualità dell’aria ed al cambiamento climatico e alla protezione dai rischi ambientali. ACTRIS è costituita da sette facility centrali (Direzione Generale, Data Center e cinque Centri di Calibrazione) il cui compito è quello di coordinare e integrare le attività di una vasta rete di osservatori e facility nazionali di alto livello per la ricerca sull’atmosfera distribuite in 21 paesi europei.
ACTRIS fornirà accesso ai dati e facility distribuite in Europa, a beneficio non solo dell’intera Europa ma anche e, soprattutto, dei territori nazionali e regionali in cui è presente. L’infrastruttura di ricerca ACTRIS si propone di promuovere un impiego diffuso dei dati scientifici in linea con le priorità dettate dalla Commissione Europea auspicando la creazione del mercato unico digitale e dell’Open Science. Oltreché dati e scienza, ACTRIS avrà un ruolo cruciale nel sostenere i decisori politici e si rivolge ad un ampio panorama di utenti, dal settore pubblico al privato, promuovendo lo sviluppo tecnologico e creando opportunità di lavoro in tutti i paesi membri.
ACTRIS ha radici in una lunga attività di ricerca svolta sul territorio nazionale e pienamente inserita nel contesto europeo ed internazionale, in cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha svolto un ruolo trainante già dal 2006 attraverso il coordinamento dei progetti europei EARLINET-ASOS (FP6), e successivamente ACTRIS (FP7) e ACTRIS-2 (H2020) che hanno consentito di porre le fondamenta della nuova infrastruttura di ricerca europea. In particolare, ACTRIS Italia vede, oltre la partecipazione del CNR, con ruolo di coordinamento sia a livello nazionale che europeo, anche quella dell’ENEA, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dell’Università degli Studi dell’Aquila con l’Osservatorio Atmosferico del Centro di Eccellenza CETEMPS, guidato dal Prof. Vincenzo Rizi, dell’Università del Salento, dell’Università degli Studi di Urbino. L’Italia contribuisce, con il CNR, alla Direzione Generale di ACTRIS e al centro di calibrazione per la strumentazione lidar (light detection and ranging), gestisce il data center per l’aerosol profiling a scala europea e partecipa con una rete delle stazioni di osservazione e dei laboratori distribuiti sul territorio nazionale.
La proposta per l’inserimento di ACTRIS in ESFRI è stata coordinata dalla Finlandia nella primavera 2015. Il valore di ACTRIS in fase operativa è stimato in 450 milioni di Euro, con un fatturato annuo di circa 50 milioni di Euro. L’Italia e altri paesi hanno già espresso il loro sostegno politico e l’impegno finanziario per ACTRIS, e ben 85 organizzazioni di ricerca europee hanno impegnato le loro risorse per l’implementazione dell’infrastruttura di ricerca che entrerà nella fase pre-operativa nel 2021, mentre la piena operatività è prevista per il 2025 per un periodo di almeno 20 anni.
Nota (fonte sito MIUR)
La realizzazione di grandi Infrastrutture di Ricerca di eccellenza mondiale costituisce uno dei cinque assi strategici per la strutturazione e lo sviluppo dello Spazio Europeo della Ricerca. Le infrastrutture di Ricerca rappresentano un mezzo per promuovere la cooperazione su scala paneuropea e per offrire alle comunità scientifiche un efficiente accesso a metodi e tecnologie avanzati.
Il riferimento delle azioni nazionali di governo di queste iniziative ad elevato valore strategico è la politica di settore della UE, che, su mandato del Consiglio dei Ministri per la Competitività, ha istituito nel 2002 un forum europeo, lo European Strategy Forum for Research Infrastructures (ESFRI), per supportare una strategia coerente tra i vari governi sulle infrastrutture di ricerca in Europa. La roadmap ESFRI rappresenta uno strumento di riferimento per le comunità scientifiche e per i decisori politici degli Stati Membri dell’Unione.


11 Marzo 2016

Categoria : Scienze
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