La rotta balcanica da oggi chiusa, migranti verso Albania e Adriatico
I DISPERATI TENTERANNO DI RAGGIUNGERE IL SUD D’ITALIA –
L’Aquila – La cosiddetta rotta balcanica che a decine di migliaia migranti profughi dalla Siria e da altre zone martoriate tetavano di percorre, diretti verso l’Europa, è chiusa. Oggi anche la Slovenia a sbasrrato la frontiere, che sono divenute reti e reticolati in Macedonia, Serbia, Croazia, Ungheria. Chi arriva dalla Turchia, proveniente dal Medio Oriente, trova una sola strada percorribile: quella verso l’Albania e verso l’Adriatico. Cioè a poche decine di miglia dalle coste italiane.
Un nuovo incubo, e comunque un problema inquietante per tutti, ma in particolare per le regioni adriatiche Puglia, Molise, Abruzzo. Nella nostra regione si trovano, che si sappia, quasi 3.000 ospitati e le organizzazioni – che spesso cercano solo lucro facile – si danno da fare trattando con albergatori e titolari di strutture, molte delle quali non possiedono i requisiti. Si parla di situazioni assurde: a Fossa, 400 abitanti, dovrebbero arrivare ben 50 migranti. Preoccupazione e malcontento, disinformazione, per molti solo appetito di affari e guadagni. Come sempre, poca trasparenza e niente informazione corretta per la popolazione, in quanto a molti conviene che sia così e che magari si crei anche una certa tensione.
La chiusura della rotta balcanica – completata oggi dalla Slovenia – aggrava la situazione. La rende emergenziale.
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