La Procura sollecita l’ispezione Alfano – Di Stefano esprime apprezzamento
Pescara – Politici di varie fazioni e origini chiedono un’ispezione sulla Procura di Pescara? No, siamo noi a chiederla, non i politici e alcuni mass media. Ministro Alfano, mandi i suoi ispettori, li aspettiamo, anzi: li chiediamo fomalmente. E’ la risposta del capo dell’ufficio, Nicola Trifuoggi, e dei suoi sostituti alle illazioni selvagge e a quel movimento a ruota libera che va montando qua e là, secondo il quale l’arresto dui Del Turco fu un’esagerazione e addirittura furono violati dai magistrati pescaresi i diritti costituzionali e i diritti delle persone. Il garantismo qualche volta diventa strumento politico oscuro, utilizzato per fini che non grondano onestà e trasparenza. In fondo, a quanti non dispiacerebbe che Trifuoggi si trovasse in difficoltà e magari concludusse anzitempo il suo lavoro in Abruzzo? Prima che la pensione lo mandi a riposo?
Ed ecco che Trifuoggi, uomo d’esperienza che sul caso Del Turco si gioca senza dubbio una delle carte più importanti della carriera, passa al contrattacco. Alfano si sbrighi a mandarci gli ispettori. Potremo risponbdere come si conviene a illazioni e interpellanze politiche, sembra dire la Procura. La campagna di delegittimazione dei magistrati va stroncata. La richiesta al Ministro Alfano viene inviata per conoscenza anche al presidente della Repubblica e al Procuratore generale della Corte d’appello abruzzese. E’ inquietante sostenere che nell’inchiesta Del Turco vi siano state violazioni di diritti, forzature. La Procura di Pescara confida che l’ispezione ristabilisca la verità. Quanto al processo, sarà celebrato in aula, come tutti i processi, e non sui giornali e delle segreterie politiche.
DI STEFANO – “Apprezzamento per la richiesta che i pubblici ministeri di Pescara Trifuoggi, Di Florio e Bellelli hanno rivolto al Guardasigilli Alfano affinché venga disposta una tempestiva ispezione ministeriale” è stata espressa dal senatore Fabrizio Di Stefano: “Ritengo che tale iniziativa rappresenti la giusta risposta anche a quei colleghi parlamentari che, andando forse sopra le righe, hanno presentato una interrogazione non condivisibile e mi riferisco in particolare – spiega il vice coordinatore regionale del PdL – a chi, quale componente della commissione d’inchiesta sulla sanità, per il ruolo istituzionale rivestito avrebbe dovuto astenersi dall’assumere una simile posizione”.
(Nelle foto il procuratore Trifuoggi e il ministro Alfano)
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