Movimento 5 Stelle contrario su nomina Tordera


L’Aquila – (F.C.). “Era stato gia’ ampiamente annunciata e ora e’ una cruda realta’ quella della nomina di Rinaldo Tordera alla direzione sanitaria della Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona. Cio’ che non era assolutamente prevedibile e’ che immediatamente dopo tale nomina si venisse a sapere che l’ospedale dell’Aquila sara’ privato di un’altra importante eccellenza: il reparto di Radioterapia Oncologica che solo nel 2015 ha salvato ben 15.000 vite umane dal tumore”. E’ quanto affermano gli attivisti del Movimento 5 Stelle aquilano dei meetup L’Aquila BeppeGrillo e Comitatus aquilanus Periferie Unite. “Questi mestieranti senza scrupoli della piu’ becera politica – proseguono gli attivisti – dimostrano ancora una volta di voler prestare il fianco solo e unicamente agli interessi privati e di partito infischiandosene di qualsiasi aspetto di utilita’ sociale e umana. Diviene ormai ovvio l’obiettivo di questa classe politica, di voler creare un unico macro centro ospedaliero Pescara-Chieti, privando le altre cittadine abruzzesi anche di quei reparti piu’ necessari cosi’ come sta accadendo a L’Aquila che del capoluogo di regione ormai a mala pena le rimane solo il nome”. “Il nuovo manager della Asl – proseguono i pentastellati – e’ dunque espressione della piu’ insana politica della ridistribuzione degli incarichi senza alcuna meritocrazia ma affidati solo per via di rapporti di amicizia o parentela politica che nulla hanno a che vedere ne’ con la democrazia, ne’ con il salvaguardare gli interessi dei cittadini, dei malati e dei lavoratori e ne’ tanto meno con la logica di scelte basate sulle necessita’ della societa’ che l’attuale politica dice di voler rappresentare”. Inascoltato l’invito fatto dalla nostra portavoce in Senato, Enza Blundo nell’invitare ad una nomina senza condizionamenti di partito e dettata da criteri di meritocrazia e distante da carriere maturate su nomine politiche”. Ci auguriamo dunque – concludono gli attivisti M5S – che il manager Tordera dimostri di avere a cuore le sorti dei nostri ospedali e delle cittadinanze che vi ruotano attorno, ma sinceramente viste le premesse, temiamo che si tratti soltanto di un’altra amara e vana speranza”.


03 Marzo 2016

Categoria : Politica
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