TAR Abruzzo come Pilato


Barisciano – Scrive Walter Salvatore: “Anche a questo ennesimo ma non ultimo giro di valzer il TAR Abruzzo, con sentenza nr. 109/2016, ha trovato lo spunto per evitare di entrare nel merito del voluminoso gruppo di istruttorie che secondo i ricorrenti hanno inquinato e dopato la graduatoria stilata dal Sindaco per la ricostruzione di Barisciano.

Dopo un’attesa di “solo” due anni i giudici amministrativi hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso sull’assunto che il Consorzio Obbligatorio o la Procura Speciale è da equiparare ad un Condominio e ciò viene trasformato in motivo sufficiente per sostenere che il Presidente o il Procuratore Speciale hanno rappresentanza processuale solo quando espressamente autorizzati dall’assemblea o dai proprietari.

Da questa sentenza, che per altro omette di spiegare come mai il ricorrente non abbia titolo a dolersi neppure per i difetti d’istruttoria riferiti a pratiche che lo riguardano come proprietario, ne scaturisce, per riflesso, l’immagine di un legislatore inetto dato che, pur avendo la facoltà di prescrivere la costituzione del Condominio per organizzare le attività di recupero degli aggregati danneggiati dal sisma, ha invece optato e disposto con apposita normativa la costituzione dei Consorzi Obbligatori o le alternative Procure Speciali che, a tutti gli effetti, sono assimilabili ad “associazioni non riconosciute” e non ai condomini.

Le istruttorie oggetto del ricorso sono indubbiamente un numero molto elevato e, se non fossimo al cospetto di un collegio giudicante, sarebbe umano attendersi da chiunque altro un qualsiasi pretesto pur di evitare di doversele leggere tutte ed elaborare, per ciascuna, una decisione nel merito.

Per il momento l’unico a godere di questa criticabile ipotetica pigrizia è il Sindaco di Barisciano, l’innegabile artefice di cotanta contorta attività istruttoria oggetto di un così elevato numero di contenziosi. Chi ne soffre sono invece le legittime aspettative di giustizia dei terremotati ma tant’è, se non contano nulla i Presidenti, oggi ipocritamente investiti addirittura della carica di “incaricati di pubblico servizio”, figuriamoci gli interessi dei proprietari, questi dimenticati da tutti.


26 Febbraio 2016

Categoria : Dai Lettori
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