Un brevetto per chi coltiva i tartufi
L’Aquila – Una notevole innovazione nel campo della tartuficoltura potrà scaturire dalla applicazione di un nuovo brevetto depositato dal prof. Giovanni Pacioni, professore della Università degli Studi dell’Aquila, e dai suoi ex allievi Sandro Rosa e Peter Illuminati, della Cooperativa VIABA.
Il brevetto, dal titolo “Uso del freddo e di fitofarmaci per potenziare la micorrizazione di piante tartufigene”, è relativo alla introduzione di due innovazioni nel settore della produzione di piante micorrizate con tartufo. La prima prevede l’impiego delle basse temperature per conservare ed attivare l’inoculo micorrizico. La seconda innovazione riguarda l’uso di una particolare classe di fungicidi per incrementare la velocità e la resa nella produzione di piante tartufigene. L’effetto di quella particolare classe di fungicidi sul tartufo, che è un fungo, al momento non è scientificamente spiegabile anche se risulta estremamente efficace.
Una buona notizia in una Regione come l’Abruzzo, dove l’economia legata al tartufo è piuttosto rilevante, circa 40 milioni di euro nel 2014, e la tartuficoltura rappresenta un diffuso sistema per il recupero produttivo delle terre abbandonate, specialmente nelle aree interne.
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