Caschi blu italiani, angel rescue


Shama (Libano),– I caschi blu italiani del Sector West di UNIFIL, hanno preso parte all’esercitazione di evacuazione medica d’urgenza (CASEVAC) “Angel Rescue 2016” operando in perfetta sincronia con i contingenti finlandese e irlandese operanti nel medesimo settore.
L’esercitazione è proposta ciclicamente al fine di mantenere alto il livello di preparazione dei singoli contingenti in caso di reale evacuazione di caschi blu e il personale civile di UNIFIL; sono stati impegnati nelle varie fasi della “Angel Rescue” numerosi assetti di UNIFIL che in tali occasioni implementano e sincronizzano la coordinazione degli interventi nel rispetto dell’univoca procedura da attuare in caso di situazioni di grave emergenza medica operativa.
L’ipotesi da cui si è sviluppata l’azione infatti, è stata quella dell’esplosione di un ordigno improvvisato nella zona di operazioni, cui è seguita tutta la catena di allarme, intervento, messa in sicurezza dell’area, evacuazione del personale colpito.
I caschi blu italiani hanno preso parte all’esercitazione con assetti dell’unità in Riserva di Settore (Sector Mobile Reserve – SMR) su base Nizza cavalleria (1°), con un team per la ricerca ed individuazione degli esplosivi (IEDD) supportato da unità cinofile specializzate inserite nel Combat Support Battalion su base Reparto Comando e Supporti Tattici Taurinense.
L’esercitazione si è conclusa con l’atterraggio dell’elicottero italiano AB-212 della Task Force Italair presso la base di Naqoura, dove il ferito più grave è stato immediatamente trasportato dopo il suo recupero presso l’aerea di atterraggio del contingente coreano, la più prossima alla zona dell’esplosione


23 Febbraio 2016

Categoria : Cronaca
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