L’Aquila zona edificabile


L’Aquila – Uno studio di micronazione sismica promosso e coordinato dalla Protezione civile in collaborazione con la Regione Abruzzo,  nel cratere sismico aquilano, ha fatto emergere che  – «non ci sono porzioni significative di territorio in cui sia da escludere l’edificabilità, né dissesti superficiali e cavità sotterranee, pure diffuse, sembrano aver contribuito in termini di pericolosità alle accelerazioni del moto del suolo subite dal capoluogo abruzzese».
Questi studi consentono di caratterizzare il territorio in prospettiva sismica, individuando i differenti livelli di pericolosità sismica locale legati alle caratteristiche litostratigrafiche e morfologiche dell’area e a fenomeni di instabilità e deformazione permanente, quali frane, fratturazioni superficiali e liquefazioni del terreno, al fine di  avere un quadro conoscitivo tra i più approfonditi a livello nazionle.
Lo studio – che sarà illustrato giovedì prossimo, alle 11 presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito – ha coinvolto circa 150 ricercatori e tecnici di 9 Università italiane (L’Aquila, Chieti-Pescara, Genova, Politecnico di Torino, Firenze, Basilicata, Roma “La Sapienza”, Roma Tre, Siena), di 8 istituti di ricerca (CNR, INGV, AGI, RELUIS, ISPRA, ENEA, OGS, GFZ-Postdam), nonché di Regioni e province autonome (Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana e Provincia di Trento).


27 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
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