Ronci: sull’occupazione abruzzese dati deludenti
L’Aquila – (F.C.). Per il primo trimestre 2016 le imprese abruzzesi prevedono 4.770 nuove assunzioni e 4.140 cessazioni per cui gli occupati saranno 630 in piu’. La previsione di una crescita di appena 630 nuovi occupati e’ deludente se si tiene presente la pesantissima flessione di 35.000 occupati avvenuta nel corso dei primi nove mesi 2015″. E’ quanto afferma il ricercatore Aldo Ronci il cui studio si e’ basato sul sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. L’unica provincia che prevede una flessione degli occupati e’ L’Aquila (-260), le altre: Chieti (+590), Pescara (+250) e Teramo (+50) saranno in crescita. La flebile crescita di 630 occupati – spiega Ronci – e’ comunque frutto da un lato di un decremento di 600 dipendenti (stagionali e non stagionali) e dall’altro di un incremento di 1.230 precari (partite Iva, lavoratori occasionali, interinali e co.co.co.). Il decremento degli occupati in provincia dell’Aquila sara’ determinato da un decremento di 430 dipendenti e da un incremento di 170 precari mentre gli incrementi delle altre province si verificheranno come di seguito: Teramo (-230 dipend. e +280 precari), Pescara (-60 dipend. e +310 precari) e Chieti (+120 dipend. e +470 precari) La provincia di Chieti e’ l’unica che registrera’ un incremento sia dei dipendenti che dei precari. I precari si incrementeranno con i co.co.co. di 270 unita’, con le partite Iva e le attivita’ occasionali di 400 e con gli interinali di 560. Si auspica vivamente – conclude Aldo Ronci – che i dati a consuntivo degli occupati siano di gran lunga migliori di quelli previsti da Excelsior.
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