La politica col cuore, ma anche col cervello
Roma – Un libro, una fatica anche notturna per raccontare la storia di un evento senza un prima e per ora con poco “dopo”, benchè siano passati quasi dieci mesi dal 6 aprile. E’ intitolato “La politica con il cuore”, ma diremmo anche con il cervello. “Quando Stefania Pezzopane parla, la stampa sta ad ascoltare. Ho visto in questa donna l’unica politica in grado di catalizzare l’attenzione. Nel muro della comunicazione post terremoto, l’unica voce alternativa a quella del Presidente del Consiglio che ha sempre fornito descrizioni eccessivamente rassicuranti della realtà aquilana. Un personaggio, Stefania, che mi ha subito incuriosito. Per questo quando Anna Vinci, scrittrice, mi ha comunicato il suo immediato “colpo di fulmine” per la Presidente dell’Aquila, vista in tv, non poteva che nascerne un libro. È il nostro contributo alla città dell’Aquila”. Così inizia l’introduzione di Pietro D’Amore, editore della Castelvecchi, alla conferenza stampa di presentazione del libro “La politica con il cuore”.
Nella sala di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, al lato di piazza Venezia, sono intervenuti questa mattina, tra il pubblico e la stampa, il presidente emerito del Senato Franco Marini, Nicola Zingaretti Presidente della Provincia di Roma e l’Assessore Cecilia D’Elia, il giornalista RAI Piero Badaloni in qualità di estimatore, come da lui specificato; i senatori Luigi Lusi e Giovanni Legnini, l’ex Prefetto dell’Aquila Aurelio Cozzani, molti affezionati dell’Abruzzo e personaggi del mondo della cultura che si sono attardati con le autrici per domande, discussioni ed autografi.
Anna Vinci, scrittrice, lavora per la Rai come autrice e conduttrice di trasmissioni. Nel libro, attraverso una conversazione con Stefania Pezzopane ripercorre la tragedia del terremoto, i giorni del G8 e l’attesa della ricostruzione. Le parole di Stefania raccolte da Anna diventano riflessioni intense, lucide e drammatiche. E’ nella forte intesa con la sua gente, che le chiede di essere forte, che la Presidente più popolare d’Italia, come la censisce Il Sole 24ore, ritrova la forza di battersi per la sua terra, pur tra giganti.
“Raccontando L’Aquila ho raccontato la metafora dell’Italia” ha spiegato Anna Vinci “La storia che precede il 6 aprile è la storia della bella addormentata. Sotto terribili continue scosse ed un pericolo naturale imminente, la gente non fuggiva come facevano i nostri vecchi, portando via i bambini. Persino l’istinto di sopravvivenza – continua l’autrice – aveva ceduto il passo alla pigra fiducia in chi vuol farci credere che va tutto bene. Dopo il sei aprile la storia si ripete. Stefania è una voce fuori dal coro. L’Italia è come un salotto buono con la polvere sotto il tappeto. Stefania è una boccata d’aria fresca. Sono soddisfatta di aver unito la mia voce a quella di una donna che può farci tornare a credere ad una politica con il cuore”.
Le conclusioni sono state di Stefania Pezzopane: “Sono spesso invitata a presentare i libri degli altri, mai avrei pensato di presentarne uno mio. Se Anna non avesse insistito con testardaggine, forse questo non si sarebbe realizzato. Il libro è tempo rubato ai nostri affetti, frutto di lunghe notti al computer e al telefono”.
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