Bertolaso re di Roma, ma imputato a L’Aquila
INTANTO IL COMUNE PENSA AL PARCO DELLA MEMORIA PER LE VITTIME DEL SISMA-
L’Aquila – IL centrodestra nazionale, ma soprattutto Berlusconi, ha piena fiducia in Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile che gli abruzzesi hanno conosciuto molto bene nel post terremoto. La scelta politica di candidare un personaggio sicuramente discusso, a molti inviso, a molti altri gradito al punto da volergli affidare una città disastrata come Roma, è probabilmente solo un atto di fiducia in un uomo sempre potente e stimato da una parte dei poteri che contano.
Ma c’è una data da ricordare: il prossimo 4 marzo. Quel giorno, salvo interferenze tanto oscure quanto possenti, dovrebbe celebrarsi il processo a carico di Bertolaso in relazione al terremoto asquilano e alla riunione della commissione grandi rischi quale camomilla per la popolazione, “operazione mediatica” come disse lo stesso Bertolaso in una telefonata con Daniela Stati, oggi assessora ad Avezzano, al tempo della telefonata – alla fine di marzo 2009 –
Smarrita e preoccupata assessora regionale alla protezione civile . In quella telefonata la procura generale dell’Aquila individuò responsabilità penali e chiese il processo a Bertolaso, che era rimasto fuori dall’inchiesta sulla grandi rischi. Processo che si terrà, appunto, il 4 marzo a L’Aquila. Se Bertolaso dovesse subire una condanna – davvero cocente trattandosi delle vittime del terremoto – resterebbe candidato a governare Roma?
PARCO DELLA MEMORIA – Intanto, ed è davvero una coincidenza che fa pensare, il Comune – dopo sette anni – pensa al parco della memoria per ricordare e onorare i 1309 morti nel terremoto. Evento sul quale c’à ancora da cercare parecchie verità.
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