BPER, gruppo in salute


Forte crescita:
219,2 milioni al 31 dicembre 2015

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato in data odierna i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2015. Ecco le principali evidenze.

Utile netto complessivo del periodo pari a € 219,2 milioni (€ 29,8 milioni del 2014) associato ad un approccio di ulteriore prudenza nelle politiche di accantonamento con un significativo incremento del coverage ratio passato al 44,2% dal 40,7% di fine 2014; il risultato conseguito è in forte crescita rispetto al 2014 anche al netto delle poste non ricorrenti.

Proposta di un dividendo di € 10 centesimi per azione (€ 2 centesimi nel 2014) per la Capogruppo BPER Banca.

Commissioni nette in rilevante incremento nell’esercizio (+5,2%) che compensano in buona parte la diminuzione su base annua del margine di interesse (-5%), che peraltro evidenzia una leggera crescita rispetto al trimestre precedente (+0,3%).

Procede l’attività di efficientamento dei costi confermata dal calo degli oneri del personale e delle spese amministrative (su base omogenea rispetto al 2014 rispettivamente -1,4% e -0,9%).

Continua il trend di miglioramento dell’asset quality:

- Flussi in ingresso a sofferenze e ad inadempienze probabili in forte riduzione rispetto allo scorso anno (rispettivamente -30,8% e -41,3%)

- Rettifiche nette su crediti in calo del 13,2% su base annua pur a fronte di un significativo incremento del coverage ratio dei crediti deteriorati e delle sofferenze rispettivamente pari al 44,2% e al 58,2% (+356 bps e +161 bps da fine 2014) tra i più elevati nel confronto con i diretti competitors

- Crediti deteriorati netti in calo del 3,6% rispetto a settembre 2015 e del 2,6% da fine 2014, primo importante segnale di inversione del trend dall’inizio della crisi.

Impieghi lordi in aumento sia rispetto a settembre 2015 (+1,0%) che a fine 2014 (+0,7%) a conferma di una ripresa dell’attività di finanziamento alla clientela dopo circa due anni di cali consecutivi, con evidenza di un forte incremento delle nuove erogazioni superiori al 50% su base annua.

Solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio Fully Phased pari all’11,2% (11,5% Phased in) ampiamente superiore ai requisiti minimi richiesti dallo “SREP” pari al 9,25%, senza considerare gli effetti della validazione dei modelli interni.

Leverage ratio Basilea 3 Fully Phased pari al 6,9% (7,1% Phased in) tra i migliori del sistema ed indici di liquidità LCR e NSFR ampiamente superiori al 100%.


12 Febbraio 2016

Categoria : Economia
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