Benedetti su centro e sottoservizi
L’Aquila – Scrive Carlo Benedetti, presidente del consiglio comunale: “Nel 2017, termineranno i lavori di ricostruzione degli edifici posti lungo l’asse centrale e le vie limitrofe. Il cuore della città potrà dunque tornare a battere. Non è possibile, non è logico e non è pensabile, per queste ragioni, far partire il cantiere per i sottoservizi. La città non può essere trasformata in una laguna cambogiana, impedendo ai cittadini di rientrare nelle loro case e di riaprire le loro attività commerciali, per consentire l’avvio di lavori che andavano fatti cinque anni fa. Soprattutto alla luce del fatto che, dopo l’avvio del primo lotto, è stata smembrata via Sallustio e, dopo un anno, siamo ancora lì o poco oltre, malgrado l’impegno del presidente della società Gran Sasso Acqua. Nella primavera del 2017 dobbiamo riconsegnare i lavori dell’asse centrale, non inaugurare un nuovo cantiere.
Il ritorno alla vita della città , in alternativa del quale c’è solo lo spopolamento, ha più valore del tunnel intelligente. Non può essere questo il problema, non in questo momento. I sottoservizi si rifaranno quando sarà possibile, ora abbiamo altre priorità , almeno sull’asse centrale. I commercianti devono poter riaprire serenamente le loro attività e i cittadini devono poter tornare nelle loro case. Non abbiamo un’altra vita a disposizione per rivedere la città ricostruita e popolata e non possiamo aspettare, perché ciò avvenga, un’opera pubblica partita con sei anni di ritardo e che, in un anno, è progredita ben poco.
Questa città , lo ripeto, deve tornare a vivere. Altrimenti avremo un patrimonio edilizio rimesso a lucido e tunnel intelligenti, ma senza più abitanti.
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