La affittopoli aquilana era sotto gli occhi di tutti
L’Aquila – L’affittopoli romana, ma non solo romana, è esplosa solo adesso sui giornali e in tv, ma esisteva da decenni e nessuno potrà mai sostenere che il Comune non ne fosse a conoscenza. Altrimenti dovremmo chiederci a cosa servono i super pagati dirigenti che, colmo della beffa, percepiscono stipendi da nababbi e anche premi di produzione. Per non produrre nulla, almeno alcuni.
Un’affittopoli esisteva anche a L’Aquila, riguardava sicuramente la Provincia, ma forser anche il Comune. Nessuno infatti ha mai saputo quanti locali e immobili possieda il Comune, e che ne tragga benefici o ne abbia tratti in passato L’amministrazione Tempesta, e in particolare l’assessore Antonello Oliva, tentò di fare chiarezza. Non risulta che ci sia mai riuscita, risulta invece che ad un certo punto non se ne parlò più e amen.
Quanto alla Provincia, è certo che gli affittuari commerciali del suo grande palazzo (uno dei Quattro Cantoni) con porticato, per anni se non decenni hanno pagato canoni irrisori e forse senza contratto, sicuramente senza aggiornamenti Tra gli affittuari il gran caffà Eden e notissimi negozianti. Il problema si trascinò fino alla presidenza Pezzopane. Successivamente non se ne ebbe più notizia.
La ricostruzione lentissima lo ha certo confinato dietro le quinte. C’è ben altro, oggi, da pensare. Ma il clamore sui fatti romani non deve far cadere nessuno dalle nuvole. La politicas non ha mai diritto di arrossire in un paese che, di fatto, ha sempre vissuto di furbizie, clientelismi e occhi chiusi. In barba ad articoli e servizi giornalistici (anche nostri su giornali cartacei) sempre puntualmente ignorati come punture di zanzara.
Non c'è ancora nessun commento.