La Procura ha sequestrato Villa Pini – Di Stefano:”Notizia che dà fiducia” – La Uil
Chieti – Un provvedimento a lungo studiato, per dargli la massima solidità ad ogni tentativo di ricorso o attacco, e attuato ieri nella massima discrezione. La Procura di Chieti ha messo a segno un “tiro” che potrebbe davvero risultare molto favorevole per i dipendenti di Villa Pini, senza stipendio da nove mesi: il sequestro della struttura. Lo ha eseguito la guardia di finanza. Nominato un amministratore giudiziario, che si chiama Ugo Zucco. Tra i tanti invocati, e i pochissimi attuati, questo provvedimento è visto di buon occhio da tutti. La notizia si è diffusa questa mattina a Pescara, durante il consiglio regionale. Conferma dallo stesso presidente Chiodi. Ora l’interlocutore, per Villa Pini, è in pratica il tribunale di Chieti: più affidabile di così, si muore… Per i sindacati, si può adesso prima di tutto procedere con la richiesta di cassa integrazione, che la proprietà non aveva mai avanzato, pur trovandosi in crisi profonda, tanto da non poter pagare gli stipendi a 1.500 persone. Si può anche pensare a valutare le offerte di acquisto per il complesso sanitario teatino e le sue dipendenze sul territorio. Come è noto, ci sarebbe anche un possibile acquirente, molisano. Chiodi ha commentato che siamo in un momento significativo, nel quale si può dare speranza ai lavoratori. Finalmente si può affermare che si è fatto un passo avanti. La soluzione giudiziaria è la migliore possibile.
DI STEFANO – La notizia della nomina, da parte del tribunale di Chieti, di un commissario giudiziario per l’azienda Villa Pini, è accolta con “fiducia” dal Senatore Fabrizio Di Stefano, che sottolinea come “rivesta carattere di priorità assoluta una tempestiva soluzione della drammatica situazione che sta vivendo la parte più debole dell’intera vicenda, i lavoratori di Villa Pini e le loro famiglie che, ormai da mesi, vivono nell’incertezza più totale. L’impegno di tutti – ribadisce il vice coordinatore abruzzese del PdL – prima di ogni altra cosa deve essere rivolto alla ricerca di risposte concrete a tale problema e l’auspico è che da tale nomina si determinino prospettive positive in tal senso.”
UIL – Roberto Campo e Fabio Frullo dell’UIL scrivono: “Il biglietto da visita del commissario del gruppo Villa Pini deve essere l’immediata richiesta della cassa integrazione in deroga, domanda che sin qui non è partita per l’opposizione dell’imprenditore Angelini, che a i suoi dipendenti ha negato non solo il pagamento dei salari, ma anche la possibilità di intervento degli ammortizzatori sociali. Il secondo atto, in contemporanea, deve essere la scelta della soluzione e del percorso per ridare ai dipendenti un futuro lavorativo: la riunione tra la Giunta Regionale, i Sindacati e l’azienda, che non si è potuta fare per il rifiuto dell’imprenditore a parteciparvi, deve essere riproposta con il Commissario”.
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