“Processo breve: fondati timori per L’Aquila”
L’Aquila – Sono fondati tutti i timori sulla possibilità che il cosiddetto processo breve vanifichi gli sforzi di chi indaga sulle responsabilità per i crolli nel terremoto abruzzese. E’ l’opinione di Carlo Costantini, IdV, secondo il quale ”il processo breve serve solo a risolvere i problemi di Berlusconi con la giustizia”. ”Per evitare l’ennesimo processo, il presidente del Consiglio sceglie ancora una volta la strada della devastazione del sistema giudiziario” dice il capogruppo Idv al consiglio regionale. ”Lo strumento in questa occasione – spiega meglio Costantini – e’ quello che definiscono del processo breve, di un processo cioe’ che dovrebbe durare meno rispetto al passato. Quello che pero’ non dicono – puntualizza – e’ che se il termine ‘durata’ implica un arco temporale con un inizio ed una fine, la norma non dovrebbe applicarsi ai processi gia’ iniziati, per i quali l’arco temporale e la durata potrebbero essersi interamente consumati al momento dell’entrata in vigore della legge. Per questi processi, le nuove norme, non potendo intervenire su una durata di fatto gia’ interamente consumata, si risolverebbero in una sorta di amnistia generalizzata”. ”E non lo dicono – afferma l’esponente dell’IdV – perche’, con l’ausilio di mezzi di informazione ormai totalmente asserviti, sperano di contenere al massimo la possibilita’ che i cittadini si accorgano che il processo breve e’ utile solo ad una persona: Silvio Berlusconi”. Carlo Costantini e’ convinto che i timori, espressi in questi giorni dai familiari delle vittime del terremoto dell’Aquila su un’eventuale ”cancellazione” dei processi a carico dei responsabili dei crolli, siano reali. ”Ma per risolvere i problemi di Berlusconi – ribadisce ancora – il PdL non ha esitato, in Senato, a mettere in discussione alcune tra le inchieste giudiziarie piu’ importanti degli ultimi anni. E tra queste, appunto, spiccano, in Abruzzo, quelle in corso all’Aquila per accertare le responsabilita’ di chi ha determinato la strage della Casa dello Studente, del Convitto e di altri stabili nei quali hanno perso la vita decine di cittadini”.
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