Porto, FI su stop Via per diga foranea
Pescara – “Tanto tuono’ che piovve: come previsto due mesi fa, il governatore D’Alfonso ha visto naufragare anche il progetto di apertura della diga foranea perche’ funzionale a un Piano regolatore portuale mai approvato, imponendo anche lo stop alla procedura di Via. Tradotto: per responsabilita’ del presidente D’Alfonso, un vero ‘asino’, sotto il profilo amministrativo, abbiamo perso il 10 per cento del finanziamento ministeriale; se la procedura non sara’ completata entro giugno perderemo il 50 per cento della somma, e il nostro porto perdera’ l’ultimo treno per il suo sviluppo. Quando due mesi fa avevamo ricordato le scadenze, ci aveva risposto il consigliere Pd Balducci, con il vicesindaco di Pescara Del Vecchio, affermando che le procedure attuate erano perfette, che non ci sarebbero stati problemi. Oggi il magnifico terzetto, D’Alfonso-Balducci-Del Vecchio, ha rimediato l’ennesima figuraccia che sconteranno i pescaresi”. A dirlo sono stati i capigruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli e alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento all’annuncio del blocco della procedura di Via sui progetti di apertura della diga foranea e di realizzazione della barriera soffolta. “Il Pd riesce a demolire tutto cio’ che tocca, anche il progetto di apertura della diga – hanno osservato i capigruppo Antonelli e Sospiri -: nel dicembre 2014 il presidente D’Alfonso con la delibera numero 244 ha rimodulato i fondi Fas, la stessa delibera con cui ha stabilito di dare 1 milione di euro per il ponte del cielo, 1milione e mezzo per i Giochi del Mediterraneo, ha finanziato il rifacimento del sagrato della chiesa di San Giovanni Teatino, la Badia di Celestino V, e ha destinato 6 milioni di euro per le portualita’ di Pescara e Francavilla al Mare. Il 20 gennaio 2015, dunque 13 mesi fa, nel corso di una seduta del Consiglio regionale, abbiamo chiesto al governatore come sarebbero stati divisi i soldi tra Pescara e Francavilla al Mare, e cosa avremmo fatto su Pescara. Il presidente ci ha risposto che a Pescara andavano 3milioni e mezzo di euro destinati all’apertura della diga foranea e alla realizzazione della nuova banchina con una nuova vasca di colmata, che avrebbe anche consentito di dragare migliaia di metri cubi di sabbia dai fondali. Nel corso dei 13 mesi appena trascorsi abbiamo spesso dibattuto su a che punto fosse il nuovo Piano regolatore portuale. Lo scorso novembre abbiamo lanciato l’allarme, ovvero il nuovo Piano regolatore portuale non e’ mai arrivato, e la conferma l’abbiamo avuta dal viceministro alle Infrastrutture Nencini, il quale, in visita a Pescara, ha anche rimproverato il sindaco Alessandrini e il presidente D’Alfonso, rivelando di essere ancora in attesa delle risposte e dei documenti del Comune in merito alle osservazioni formulate dal Governo nei mesi scorsi; dinanzi a tale ritardo, sempre a novembre, abbiamo avanzato il forte timore che i fondi Fas, che dovevano tradursi in obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2015, rischiavano di essere persi, a meno che qualcuno non avesse progettato l’opera di apertura della diga foranea senza renderla pubblica”.
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