Benevento è Malevento per i rugbisti…
Paganica – Scrive Angelo Liberatore: “Dopo tre successi consecutivi, si interrompe al “Pacevecchia” di Benevento la striscia positiva del Paganica Rugby.
Nel match di esordio del Girone Promozione Fabio Rotellini e compagni, pur dando l’ennesima prova sia del carattere complessivo della squadra, sia della compattezza del pacchetto di mischia, sono costretti a cedere per 34-21 al XV sannita.
Nell’economia del match pesa, in particolare, un avvio di gara in cui i rossoneri hanno faticato a tenere a freno la grande fisicità degli avversari e la loro propensione per il gioco alla mano.
Minuto 6: ovale lavorato in velocità da punto d’incontro, la linea paganichese non riesce a ripiegare in tempo così consentendo all’apertura sannita Pascucci di prendere il buco offensivo e riciclare poi subito a sinistra creando il sovrannumero abilmente sfruttato dal pilone Bosco che schiaccia in meta.
Benevento sul 5-0, con Pascucci che però cicca la trasformazione e non aggiunge ulteriori punti allo score dei suoi.
Il XV di Valente continua a tenere alta la pressione sui 22 rossoneri e, all’11′, segna ancora: carica centrale di Pascucci che, ovale in mano, guadagna terreno e poi, sul ritorno dei placcatori, è bravo a resistere ed agevolare il lavoro di sostegno dei compagni che organizzano una maul avanzante poi finalizzata a meta dalla terza centro Passariello.
Pascucci stavolta è preciso dalla piazzola e issa quindi il Benevento oltre il break di vantaggio sul 12-0.
Il Paganica non si scoraggia e, metabolizzato il momento iniziale di sbandamento, riorganizza il suo gioco e capitalizza al quarto d’ora: grabber profondo di Coscione, le guardie sannite vengono prese d’infilata dallo sprint bruciante di Andreucci che, con caparbietà , effettua il recupero dell’ovale e si invola in meta.
Stefano Rotellini manda a bersaglio il calcio di trasformazione, rossoneri di nuovo in partita sul 12-7.
Sfruttando fisicità e gioco alla mano, però, il XV campano torna ad allargare la forbice di punteggio: una serie insistita di pick and go fiacca la resistenza del Paganica che dapprima si arrocca sui 5 metri ma poi non riesce a contenere l’ondata offensiva biancazzurra.
Da posizione centrale facile la trasformazione di Pascucci che vale così il 19-7.
Immediata la risposta del Paganica: Stefano Rotellini raccoglie al volo un calcio di Pascucci e, a sua volta, usa il piede per esplorare il campo.
Lob delizioso ad aprire sulla destra, Andreucci si fa trovare ancora pronto all’appuntamento, artiglia l’ovale, scatta in percussione e marca così la sua seconda meta di giornata.
Stefano Rotellini sfortunato dalla piazzola: calcio che si perde di poco a lato dell’acca sannita, ma Paganica di nuovo sotto break sul 19-12.
A rompere la continuità rossonera arriva, però, la quarta marcatura pesante del Benevento: la trama d’attacco, sviluppata come di consueto con velocità ed efficacia, smarca Ciarla che ingrana le marce alte e deposita in meta evitando anche un tentativo di francesina di Ottavio Modica.
Pascucci si conferma discontinuo dalla piazzola: trasformazione fallita, ma Benevento di nuovo oltre la doppia cifra di vantaggio sul 24-12.
Il finale di frazione vede protagonisti i calciatori designati, che danno vita ad un vero e proprio duello a distanza: dapprima è Stefano Rotellini che prova a ricucire lo strappo, poi però Pascucci ristabilisce le distanze mandando le squadre all’intervallo con lo score di 27-15 Benevento.
Dalla pausa esce un Paganica galvanizzato e manovriero: i rossoneri giocano bene, costringono i biancazzurri di casa a cadere nella trappola dell’indisciplina che, in concreto, si tramuta in due piazzati mandati a segno da un chirurgico Stefano Rotellini.
Sul 27-21 Fabio Rotellini e compagni spingono alla ricerca del ribaltone ma, nel loro momento migliore, vengono colpiti dall’unica vera fiammata offensiva sannita: azione sviluppata su più fasi, ovale che arriva infine a Passariello, carica centrale a prendere il buco e meta.
Dalla piazzola si presenta il neoentrato Mazzone che centra i pali paganichesi per il 34-21.
Con grande forza di volontà i rossoneri provano fino alla fine del match a risalire ancora la china e, lavorando bene con la mischia, arrivano più volte a ridosso dei 5 metri offensivi ma non riescono a trovare la chiave giusta per scardinare il bunker sannita.
Al fischio conclusivo, tanta amarezza in casa Paganica per il punto di bonus difensivo sfumato, ma anche una granitica consapevolezza: limando le imperfezioni con il lavoro duro e costante, la squadra potrà dire la sua su ogni campo, di qui fino a fine campionato.
L’Ufficio Stampa
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