Giorno della memoria, Onna e Filetto
L’Aquila – Dalla signora A.F. riceviamo: “Riflettendo in questi giorni sulle stragi naziste e sulla crudeltà disumana di certe azioni tedesche, riferibili a scelte di militari e non a ordini impartiti dai comandi, e vedendo certi filmati d’epoca talvolta inediti fino ad oggi, mi sorgono dubbi e perplessità. A Onna e a Filetto vi furono stragi orribili, eccidi crudeli di persone sicuramente innocenti. Fu giusto, fu dignitoso, mi chiedo, accettare dai tedeschi le case e i doni per Onna dopo il sisma? Forse sbaglio, ma a me sembra che avremmo dovuto ringraziare, ma anche rifiutare una tardiva, resipiscente generosità germanica. Cosa ne pensate?”.
(Ndr) – Dubbi del genere ne abbiamo avuti, e molti ne hanno avuti. Da cronisti seguimmo per Il Tempo la vicenda di Filetto e del vescovo tedesco – ex capitano Defregger che ordinò la rappresaglia con 17 innocenti trucidati. A quel veascovo ex ufficiale nazista, comodamente imboscato a Monaco di Baviera, fu chiesto dalla popolazione di Filetto di venire almeno a pregare sulle tombe. Né lui, né la Chiesa, né altri aderirono all’invito. Defregger non fu punito né disse mai una sola parola. I trucidati di Filetto non ebbero un fiore o un pensiero dall’ex capitano.
I dubbi, dunque, sono quanto meno legittimi. Ancora oggi.
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