Arte e sisma: la teca, Patini e la curia


L’Aquila – La tecnologia ha contribuito a salvare opere di alto valore artistico, fideistico e storico, le spoglie di Celestino Quinto conservate fino al sisma in Collemaggio, e forse anche alcuni celebri dipinti e affreschi di Teofilo Patini. Salvati anche alcuni pezzi di grande valore che appartenevano al cosiddetto “tesoro della Curia”, nella sede vescovile fortemente pericolante. Le spoglie di Celestino V sono salve grazie alla speciale teca blindata realizzata 21 anni fa dalla ex Societa’ italiana vetro (oggi Pilkington) di S. Salvo. La reliquia del “Papa del gran rifiuto” si salvo’ miracolosamente da terremoto del 1703, a seguito del crollo del soffitto dell’edificio costruito nel 1287. Una settimana fa, invece, i resti del Papa sono stati sepolti dalle pietre cadute dalla cupola, ma sono rimasti intatti perche’ protetti dallo speciale ‘sarcofago’ nel quale si trova il transetto, costruito dal laboratorio prototipi della ex Siv. Venerdi’ scorso la teca e’ stata estratta dalla macerie per essere depositata nel Torrione della basilica. In attesa della ricostruzione della chiesa, il Molise si e’ fatto avanti per ospitare le spoglie del Papa. “Per il Molise – ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, – che ha dato i natali a questo grande Santo e illustre Pontefice, sarebbe un grosso privilegio poter ospitare i suoi resti mortali per il periodo necessario a ristrutturare la basilica aquilana”. Iorio ha anche dato la disponibilita’ ad ‘adottare’ la basilica di Collemaggio concorrendo direttamente ai restauri.
Buone notizie vi sarebbero anche per alcune opere del grande pittore ottocentesco abruzzese Teofilo Patini. Il suo capolavoro, “Bestie da soma”, un grande dipinto ad olio su pala, che ritrae il sacrificio e la fatica delle donne abruzzesi alla fine dell’800, che era esposto nella sala delle conferenze della Prefettura, forse di e’ salvato. La pensa in questo modo la Presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, che sulla base delle foto aeree, scattate dai Vigili del Fuoco, esclude che l’opera di Patini possa essere stata distrutta.
Nella stessa sala si trova anche un’ altra opera del pittore abruzzese “Pulsazioni e Palpiti”. Il crollo della cupola della chiesa di Sant’Agostino, precipitata sulla Prefettura dell’Aquila, e’ avvenuto nella parte anteriore del Palazzo del Governo distruggendola completamente, risparmiando la parte dove si trova la sala in cui si riuniva il consiglio provinciale; proprio in questa sala e’ esposta l’opera. Il salone denominato oggi 2 Giugno è stato di recente ristrutturato e restaurato dall’amministrazione provinciale.Anche l’affresco di Patini che ritrae un’aquila che ghermisce delle pecore, sul soffitto di un salone (la Sala Patini) in un palazzo di proprietà della Provincia, diventato il marchio tipico del torrone aquilano al cioccolato, si sarebbe salvato.


13 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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