I terremoti quotidiani in mezza Italia ci dicono che l’Appennino si sta muovendo?


Il bollettino nelle ultime settimane, fino ad oggi 19, ci dice che le scosse si susseguono ancora a Campobasso (2,8 ml), ma anche nella Valle dell’Aterno a Nords e a Sud dell’Aquila, e a Perugia. Prima ancora a Forlì-Cesena, e nei fondali dell’Adriatico di fronte alle coste abruzzesi e molisane.
Il terremoto sembra disegnare un’evidenza che per i non professionisti vuol dire, semplicemente, che buona parte dell’Appennino “si muove” incessantemente qua e lù, lungo la penisola e nelle sue propaggini adriatiche. E’ come se qualcosa spingesse da sud verso nord. Quel qualcosa è la gigantesca ‘placca africana che si spinge, nell’Adriatico, fino alla Romagna, al Veneto e al Friuli.
A sentire qualche geologo è “attività sismica normale” e “non si possono escludere ulteriori fenomeni anche rilevanti”. Come dire che se piove e non hai l’ombrello, si bagni gli abiti. E’ comprensibile che la scienza taccia, o parli senza dire nulla? L’allarmismo è deleterio, i ciarlatani ancora di più, ma c’è chi pensa che forse qualche informazione meno evanescente e qualche approfondimento divulgato da professionisti e istituzioni non guasterebbero. Rassicurare non si può, informare meglio e di più tutti sulle rea,li situazioni potrebbe essere utile e civile.
A L’Aquila tutti ne sanno qualcosa dal 2009. Molti, prima, alla parola terreemoti facevano gli scongiuri e non sapevano neppure di vivere in area molto sismica., e qualcuno si cullava nella convinzione che il terremoto è ciclico e torna ogni 300 anni… Avevano dimenticato che era tornato, e come, nel 1950: la ciclicità dei 300 anni era una balla cosmica, ma lo abbiamo imparato troppo tardi


19 Gennaio 2016

Categoria : Attualità
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.